sabato 24 marzo 2018

Recensione a "La notte di Igil e Taran" di Gabrielle e Enedhil



Genere: Fantasy M/M
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 21 Marzo 2018
Pagine: 110
Prezzo: eBook 0,99 - cartaceo 4,99

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 Tanto tempo prima che le stirpi degli Uomini e degli Elfi venissero create per popolare i regni conosciuti esistevano solo gli dei.
Ciò che rimane delle loro vite, delle loro passioni e dei loro amori sono solo leggende.
Eppure, anno dopo anno, essi continuano a perdurare sulla terra attraverso cerimonie di musica e luce, attraverso le quali vengono rinnovati i legami stabiliti nell’antichità.
Nel regno di Leithras, nulla è più importante che celebrare la sacra unione tra il Cielo e la Terra, il loro vincolo e la rinascita che insieme possono portare.
Qualcosa tuttavia è destinato a cambiare nel momento in cui un mercante di profumi, giunto da lontano, viene scelto per incarnare il dio delle nuvole e delle stelle.

Esistono leggi che devono essere rispettate e altre che vogliono essere infrante.
Quali saranno quelle che vinceranno nella notte di Igil e Taran?

I fuochi stanno per essere accesi.
Siete pronti a scoprire cosa si nasconde dietro a una maschera con le corna?






 Ciao a tutti! Mi trovo oggi a parlarvi di due personaggi che abbiamo già imparato a conoscere, anche se le avventure narrate in questo libro sono collocate in maniera antecedente a ciò che sappiamo. Sto parlando dell’umano Valadier e l’elfo Idalion.
Valadier vive nella Locanda delle Anime Perdute sotto falsa identità: si è presentato come mercante. In questi giorni sono ferventi i preparativi per un rito che avviene ogni anno, si tratta del rito di Igil e Taran che sono degli dei, i quali “tornano” tra loro a ricordare l’unione tra il Cielo (Igil) e la Terra (Taran). È il locandiere Daheron a raccontare a Valadier cosa significa tutto questo, ogni anno viene scelto qualcuno per “interpretare” Igil, viene vestito come lui e deve trovare la sua Taran consumando, per tutta la notte, l’unione con lei. Daheron decide di far impersonare il dio proprio a Valadier. Dopo alcuni tentennamenti lui lo fa, trovandosi nel bel mezzo di questa nuova situazione, vedendo e provando sensazioni e sentimenti particolari, ripensando a cose accadute in passato...
 

Nella notte di Igil e Taran, ogni creatura troverà quella più giusta con cui unirsi, e così onorare il dio e la dea.
 

Idalion intanto, dal canto suo, attirato da un improvviso desiderio decide di voler andare ad assistere al rito, mischiandosi con le persone lì presenti. Quello che vedrà e che accadrà non può saperlo.
 

Avvertì la sua presenza prima ancora di scorgerlo, per una ragione che non riuscì a spiegarsi.
 

E non lo saprete nemmeno voi da me, per scoprirlo vi dovete armare di libro e leggere, posso garantirvi che non ve ne pentirete.
 

Avrebbe ritrovato quegli occhi, ovunque si fossero nascosti, perché erano quelli gli occhi destinati a lui.
 

Leggere questa storia è stata una bellissima esperienza, non è lunghissima, ma ha tutto ciò che è servito per emozionarmi. Mi è piaciuto il modo in cui è scritta, i dialoghi, le descrizioni e i personaggi, ogni tassello è messo al posto giusto. Quando una lettura ti rapisce dalla prima frase è bellissimo ed è quello che mi è successo. Complimenti alle autrici per come hanno saputo costruire il tutto, non vedo l’ora di leggere la vostra prossima opera. Con questo vi saluto e vi auguro buona lettura. A presto.

1 commento:

  1. Ringrazio tanto tanto Anna anche qui per la recensione 😍😍😍 sono contenta che questo nuovo racconto ti abbia rapito fin dall'inizio <3 La prossima storia sarà l'inizio vero e proprio di tutto... e sarà molto corposo, rispetto a questi racconti :P Grazie ancora!

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