giovedì 15 febbraio 2018

Recensione a "Il Diavolo e la rosa" di Virginia Dellamore


Genere: Storico
Casa Editrice: Self Publishing
Prezzo: ebook 0.99
Pagine: 254
Data Uscita: 24 Dicembre 2017










Yorkshire, Inghilterra, 1836.

La vita è stata generosa e allo stesso tempo avara con Rosalynn. Le ha donato la bellezza ma l’ha privata dell’affetto di una famiglia. Da ventun anni, infatti, vive nello stesso orfanotrofio nel quale è stata abbandonata quando era piccolissima, e la sua esistenza è tutto fuorché idilliaca. La perfida direttrice dell’istituto, che nutre verso di lei una particolare antipatia, l’ha relegata ai compiti più faticosi e miserabili. Rosalynn trascorre le sue giornate lavorando e coltivando sogni segreti alimentati dai libri che legge. Libri che si procura di nascosto: al calar della sera, mentre le ombre dilagano nella brughiera, sgattaiola dal convitto e raggiunge il castello di Harwood a poche miglia di distanza.
Il maniero è disabitato, ma lei ha scovato un’imposta rotta ed è riuscita a entrare. Ogni giorno, attraversando un dedalo di grandi sale ricoperte di polvere e detriti, raggiunge l'immensa biblioteca ancora piena di volumi. Non ha mai incontrato nessuno, muovendosi sempre indisturbata.
Una sera, tuttavia, la solitudine dei luoghi subisce una brusca interruzione. All’improvviso, Rosalynn ode dei passi umani e si scontra con un uomo che afferma d’essere Lord Beaumont Harwood, proprietario del castello e di tutto ciò che esso contiene.
Benché coraggiosa, non può fare a meno di esserne intimorita: il conte non è soltanto un uomo dai modi scortesi, ma è anche l’individuo più spaventoso sul quale abbia mai posato lo sguardo. Il suo volto è ricoperto di ustioni e cicatrici ed è privo di una gamba al posto della quale indossa un terrificante arto finto. In più, la accusa di essere una ladra e minaccia di condurla in prigione per averlo derubato.
Rosalynn si trova costretta ad andare a vivere al maniero, assunta come domestica, per ripagare il furto commesso.
La vita al castello è più dura del previsto. Se ciò non bastasse, Lord Harwood non è affatto un gentiluomo: la gente del villaggio lo ha soprannominato “la Bestia” a causa del suo aspetto e dei suoi modi.
Per forza di cose, vivendo sotto lo stesso tetto, Rosalynn comincia a conoscerlo meglio, scoprendo che dietro la sua apparenza intrattabile si cela un uomo ferito dalla vita, trafitto dal peso di tragiche colpe passate e ormai rassegnato a vivere nascosto.
Nel contempo, i segreti riguardanti le origini di Rosalynn e l’identità dei suoi genitori si rivelano non meno misteriosi e tragici, e tutto sembra precipitare verso un epilogo drammatico...
Sullo sfondo della cupa brughiera inglese, un romanzo liberamente ispirato alla favola della Bella e la Bestia. La storia di una passione tormentata e di un sentimento purissimo capace di guardare oltre l’apparenza, sgretolare i pregiudizi e dimostrare che la vera bellezza non ha a che fare con la perfezione del corpo ma con l’armonia dell’anima.









Ogni volta che termino un suo libro penso già alla prossima storia che ci presenterà, perché adoro il suo modo di scrivere, che ti trasporta e ti emoziona. Ogni volta Virginia Dellamore utilizza una scrittura scorrevole, travolgente, che ti trascina fino all'ultima pagina senza accorgetene, ma lasciandoti una grande emozione nel cuore.
Questa storia è diversa dalle altre. 
I protagonisti sembrano vivere vite diverse, ma c'è qualcosa che li unisce. Lei è Rosalyn e vive in un orfanotrofio, ma la sua bellezza splende nonostante gli stracci che indossa. 
Non passa inosservata, tutti le vogliono bene, tranne la direttrice che, per un motivo a lei sconosciuto, la odia e la tratta male. Le fa fare i lavori più duri e umili.
Lei per fortuna non si lascia scoraggiare, è forte, e soprattutto riesce a trovare sempre un modo per fuggire mentalmente dallo stato in cui si trova. Ad un certo punto della giornata fugge e si reca nell'unico posto in cui può essere se stessa e chiudersi nel suo mondo fatto di sogni e libri: Casa Harwood. Disabitata ormai da tempo, era una ricca dimora lasciata incustodita e che il tempo ha reso vecchia e cadente. 
Un giorno tutto cambia. Dei passi strani irrompono nella casa, insieme ad una tempesta. Lei non fa in tempo a scappare che una presenza oscura incombe su di lei, spaventandola. È una presenza diversa dal solito. 
Il suo volto è sfigurato, zoppica, a causa della protesi alla gamba, e soprattutto la spaventa con la sua crudeltà. 
È spacciata. Invece la fortuna vuole che riesca a fuggire con ancora il libro tra le mani ed è convinta che lui gliela farà pagare, perché si è presentato come il nuovo conte della tenuta e vuole essere risarcito delle perdite subite, avendo intuito che lei ha preso “in prestito” libri che appartengono alla sua famiglia.
La sua punizione è vivere alle sue dipendenze. 

"Non mi importa delle menzogne, umiliano più chi le esprime di chi le riceve, ma la verità mi ferisce, soprattutto se a dirla è un tipo orribile con l'eleganza dell'ultimo dei garzoni!".

Ma subito si percepisce qualcosa che scorre tra di loro.
Beaumont, però, non ha mai amato. 
È cresciuto nell'arroganza e nella presunzione di poter avere ciò che vuole, nonostante i suoi mezzi limitati. 
Uno dei suoi obiettivi è stato raggiunto, tranne che per il denaro. È diventato conte, ma senza un quattrino. 
Ha bisogno di un matrimonio vantaggioso, ma con il suo aspetto è impossibile.
Dentro queste mura Rosalyn riesce guardare oltre le cicatrici esterne ed interne, sa che dietro tutta questa terribile facciata si nasconde un cuore che lui tiene chiuso a più mandate.
La corazza viene poco a poco distrutta, i pezzi cadono man mano che lei scalfisce il suo cuore, ma non dura molto. 
Gli equilibri, già precari, vengono definitivamente rotti da una presenza che dal passato bussa per riavere ciò che le spetta di diritto e tutto finisce così. Cade come un castello di sabbia, ma entrambi sanno che dentro di loro arde un amore profondo che va al di là di tutto, anche dei soldi.
Si separano con la morte nel cuore dopo varie vicissitudini e dopo che Rosalyn è riuscita ad avvicinarlo e scoprire che l'amore esiste e non è solo una fantasia. 
Ma l'amore da solo può essere sufficiente?


Durante la lettura verrete catapultate in una storia in cui la bestia incontra la bella, in cui le ferite del corpo e dell'anima non possono niente contro l'amore e soprattutto possono essere curate grazie a questa, lenendo profonde ferite. 
E poi, come nelle migliori storie d'amore, c'è sempre quel colpo di scena che ti trafigge e ti lascia il cuore colmo di tenerezza. Ancora una volta la scrittrice ha sfornato un romanzo bellissimo che conferma sempre di più la sua bravura. I suoi romanzi storici non sono mai noiosi e scontati, anzi le loro trame risultano interessanti e godibili. Le letture sono coinvolgenti e ti fanno emozionare dalla prima all'ultima pagina. 
Un cinque pieno anche per quest'ultimo romanzo.

"Dovremmo smettere, Rose. Smettere con... con tutto questo. Non ci porterà da nessuna parte tranne che alla rovina. La tua. Non potrò mai essere ciò che vuoi, non potrò mai darti ciò che meriti".

















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