mercoledì 13 dicembre 2017

Uscita 25 Dicembre 2017


Titolo: Natale di terra rossa
Titolo originale: Red dirt Christmas
Serie: Terra rossa #3.5
Autore: N.R. Walker
Traduttore: Emanuela Graziani
Genere: Contemporaneo
ISBN: 978-88-9312-341-9 
Pagine: 55 
Prezzo: 2,99


NOTA
In questo racconto natalizio, la Walker immagina come sarebbe potuto essere il primo Natale di Travis alla Sutton Station.
È una sorta di "what if", qualcosa che tecnicamente non è accaduto, come dice lei stessa nella nota introduttiva. La storia si colloca temporalmente tra il terzo e il quarto romanzo, ma è consigliabile leggerla dopo aver concluso tutta la serie, perché nel presentarla la Walker fa riferimento ad avvenimenti legati all'ultimo libro, per tirare le fila della storia e ricordarci a che punto eravamo.



 

Travis stava alla Sutton Station da poco più di un anno. Tecnicamente eravamo fidanzati, ma non lo avevamo detto a nessuno.
Lui era felice anche solo di sapere che avevo detto di sì, e io dovevo affrontare alcune cose per schiarirmi le idee.
Sapere di essere all'altezza di Trav era una cosa, ma tutt'altra cosa era chiedermi se ero all'altezza di essere un marito e un padre.
La vita alla Sutton Station non era mai stata più bella di così. Gli affari andavano alla grande. Gracie, la bambina di Trudy e Bacon, non aveva neanche un mese ed era un amore, Ma era in buona salute e il mio rapporto con Laura e Sam procedeva bene.
E Travis? Beh, la vita con lui era ancora praticamente perfetta.
Ma, per lo sgomento di Travis, il Natale alla Stazione era solo un giorno come un altro. Un giorno in cui ci si alzava prima dell'alba, si dava da mangiare agli animali, si aggiustava quello che c'era da aggiustare, e si controllavano gli abbeveratoi mentre si cercava di tenersi al riparo dalla temperatura rovente.
E quell'anno non era molto diverso.
Solo che era il primo Natale di Travis alla Sutton Station.
Il fatto che non ci impegnassimo con le decorazioni e con i festeggiamenti lo confondeva, se devo dire la verità, lo deludeva anche.
Ecco perché dovevo trasformarlo in un Natale speciale.


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