sabato 16 dicembre 2017

Segnalazione a "L'altro lato della medaglia" di J. Falco



Autore: J. Falco
Titolo: L'altro lato della medaglia
Data di uscita: 1 Dicembre 2017
Genere: Narrativa – Rosa
Pagine: 349
  Prezzo: eBook 1,49 - cartaceo 14,00 




 Madrid, 17 agosto 2011. Una donna italiana di nome Francesca, non più in giovane età, decide di partecipare a una manifestazione degli Indignados, movimento spontaneo di protesta della gente spagnola per la recessione che impoverisce ogni strato della popolazione. Viene arrestata, e Alain, un giornalista italiano residente a Madrid, è incaricato dal sottosegretario agli Esteri italiano di farla uscire di prigione. La ospita a casa sua, e va a prendere all’aeroporto Rebecca, la figlia di Francesca, arrivata in Spagna per recuperare la madre.
Inizia da qui il ricordo di Francesca del suo passato parigino negli anni “caldi” e drammatici del maggio ‘68, che la coinvolgeranno non solo a livello politico, ma anche sentimentale. Mentre nasce tra Alain, il giornalista, e sua figlia una storia... 





  Forse un minuto di ritardo, forse due. Aveva raggiunto correndo l’uscita del terminal e si era piazzato in posizione strategica per intercettare quelli del volo Roma-Madrid. Con la foto in mano scrutava attentamente ogni donna, o ragazza che fosse, suscitando   sorrisi d’interesse o smorfie compassionevoli. Che aveva ignorato, tutto teso a cercare la figlia di Francesca. Ma erano passati tutti ormai, lei non c’era.
- Il signor Carelli?
  Si era dato dell’idiota per non averla vista, mentre si girava con un sorriso a quella che sembrava essere più un’affermazione, che una domanda.
- La signora Santelli…
  Aveva incocciato uno sguardo indecifrabile, con la sensazione che lei lo stesse osservando fin da quando era arrivato. Però la foto mostrava una donna dal viso sui trentacinque, occhi e capelli neri a caschetto, lei invece li aveva lunghi e mossi, del colore delle spighe riarse dal sole. Occhi verdi con iridi d’oro, e un viso…
- Della Corte. Rebecca - aveva aggiunto lei con un mezzo sorriso, prendendo la piccola valigia usata come sedile.
 
***
Aveva sentito il peso di un corpo scivolare dietro di lei, un corpo caldo a contatto del suo e le mani di Paul sul seno, la sua lingua sul collo, sulle spalle che non riuscivano a star ferme, sembrava bruciarle la pelle…
Poi la mano sulle natiche in una carezza scioccante, quella dolce di Aline sul sesso, non capiva più niente… Solo sensazioni simili a quelle che prova un assetato nel deserto che cade in un fiume… Vedeva il fiume, se ne sentiva bagnata… Paul l’aveva girata, le era sopra, era tra le sue gambe e lei le aveva sollevate a circondargli i fianchi… Non esisteva nessun altro se non quel corpo, il suo sesso infuocato sul ventre, il suo sesso dentro di lei…
L’aveva baciato dimentica di Aline e delle sue carezze, si era abbandonata a quelle sensazioni…

***

Era uscita di nuovo dalla sua vita. Ancora una volta silenziosamente, in punta di piedi. Questa volta però, il silenzio era stato assordante tanto da rimanerne frastornato, come un pugile centrato alla mascella da un colpo devastante. E non c’era nulla di diverso che potesse fare, se non aggrapparsi alle corde del ring per non andare al tappeto. Ma c’era il ricordo dei giorni e delle notti passate insieme, a spingerlo giù…

***

Era volata quella settimana. Tra un litigio di pochi minuti e ore di passione sfrenata senza un attimo di sosta. Una mattina si era svegliata di cattivo umore, forse per il sole che dalla vetrata le batteva sul viso, o forse perché la sera prima aveva chiesto a bruciapelo: - “Com’era quella che hai portato qui?”



Nessun commento:

Posta un commento