domenica 5 novembre 2017

Intervista a Luisa D.




Salve a tutti, oggi faremo qualche domanda alla scrittrice Luisa D., cercando di scoprire qualcosa in più su di lei, e sui suoi libri. Pronti?


Prima di iniziare, complimenti, le tue storie sono molto piacevoli e scritte bene. Da cosa trai ispirazione?
Ciao a tutti. Grazie ragazze, siete troppo buone e, forse, non me lo merito 😉 Traggo ispirazione da tutto ciò che mi circonda. 

      Ti è mai capitato di finire un libro e che la trama sia stata completamente stravolta da quello che avevi in mente all’inizio?
 Uhm, completamente stravolta no. Mi è capitato a volte di cambiare qualcosina…

Quando hai capito che la scrittura sarebbe diventata la tua vita?
 Dal momento in cui non sono più riuscita a fermarmi. Da quando ho visto che mi faceva stare bene, mi faceva, e mi fa, sentire viva.

  Intraprendere questa strada è stato facile o hai incontrato delle difficoltà?
Non è stato facile per niente e non lo è nemmeno adesso. Le difficoltà incontrate sono troppe, dure da mandare giù… 

   Chi ti è stato più vicino? Chi invece ti ha delusa?
 Mi è stato vicino mio marito, lui mi dà la forza necessaria per non mollare. Poi ci sono le ragazze fantastiche che ho conosciuto grazie al gruppo, i lettori che mi scrivono in privato, oltre che per farmi i complimenti, anche per chiedermi se sto bene o altro… un semplice saluto… ecco, loro mi stanno continuamente vicino, anche se non lo sanno 😉 Chi mi ha delusa? Bella domanda. Tante persone che hanno finto, che si sono avvicinate a me per poi, alla prima occasione, pugnalarmi alle spalle. Persone che mi hanno vista piangere, stare male e che alla fine mi hanno voltato le spalle come se nulla fosse.

    C’è stato un momento in cui hai pensato di mollare?
Sì, molte volte. Lo penso ancora adesso… 

   Quando ti piace scrivere di più, il giorno o la sera?
Sempre. Ogni momento libero è buono per me, basta farlo. Non riesco a non scrivere.

     A quale dei tuoi libri sei più affezionata?
 Restami accanto, probabilmente perché ho riportato delle cose personali che faccio davanti alla tomba di mio padre… ho parlato di emozioni che ho vissuto io stessa dopo la sua morte…

   Scrivi prevalentemente M/M, però ho anche letto un tuo libro che non lo è ”Mi piaci”. Come è stato per te cambiare? Hai in programma di scriverne altri?
Mi piaci è un libro scritto veramente tantissimo tempo fa che per scelta ho deciso di dare alla CE. Penso che la mia avventura si fermerà a quello. Nessun F/M all’orizzonte.
 

   Nel libro “Innamorarsi di un elfo”, ho notato l’attenzione ai dettagli, la storia ben articolata. Da dove hai preso l’idea?
 Oddio, sul serio? Grazie. Le descrizioni non sono il mio forte, probabilmente non solo quelle. Leggo sempre le recensioni negative ed è grazie a quelle che sto cercando di modificare questa mia mancanza. Coooomunque, è tutto frutto della mia fantasia. Non ho preso l’idea da niente, mi è uscito così 😉

    A quale di tutti i tuoi personaggi ti senti più legata?
Eh, mi stai chiedendo a quale figlio voglio più bene? Sono legata a tutti. Sono tutti miei amici 😉

   In “Ti sento” E “Prendi la mia mano”, tratti tematiche importanti come la sordità e la mancanza della vista. E’ stato difficile per te scriverli? Hai avuto degli aiuti?
In “Ti sento” è stata Carla B. a dirmi, raccontarmi, come si rapporta con il suo bimbo. Mi ha confidato il loro modo speciale di comunicare. Per il resto mi piace questa tematica. Ne ho scritti altri del genere e usciranno più avanti. Non è stato difficile per me scriverli.

   Esiste un libro che avresti voluto scrivere?
 Per il successo avuto, sì. Invidio, nel senso buono, molti autori per quello che hanno scritto e per il modo in cui sono riusciti a rendere un libro spettacolare.
 

    Nel libro “Amami” si parla del bisogno d’affetto e del non riuscire più a fidarsi perché in passato si è sofferto molto. Ti è mai capitato in prima persona?
 Sì, tutto quello che scrivo l’ho vissuto io stessa. Magari certe cose in modo più lieve, altre più tragiche. Ma tutto ciò che cerco di far arrivare al lettore attraverso i comportamenti o le vicissitudini dei protagonisti sono cose che ho vissuto io. Ho sofferto tanto in passato e non mi vergogno di dire che soffro ancora adesso. Passo dei periodi bruttissimi, ma è sempre grazie a mio marito che mi tiro su. Ho sofferto per amore, ma tantooooooooo, e ho sofferto per la morte di mio padre, ho sofferto per tutte le altre persone che dopo di lui se ne sono andate a ruota…

   Chi è stata la prima persona in assoluto alla quale hai fatto leggere il tuo primo libro?
Mio marito.
 

   Secondo te quali sono le caratteristiche che deve avere un libro, per essere perfetto?
Oh, sono convinta del fatto che non sia nella posizione di poter dare consigli a nessuno perché io stessa ancora ho molto da imparare. Posso dirti cosa mi piace leggere, cosa deve avere un libro per attirare la mia attenzione. Lieto fine 😉 Sono stata brava? 😉
 
 Molto brava
😉

   Hai dei riti scaramantici legati alla scrittura?
 No

   Quale è la tua paura più grande?
 La morte, la fine di tutto.

  Esiste una persona della quale temi il giudizio?
Mah, principalmente temo il giudizio di tutti. Temo, nel senso che a tutti, credo, venga l’ansia nell’attesa di sapere cosa pensano della tua creatura.
 

    C’è mai stato un commento che ti ha fatta rimanere male?
 Sì e no. Penso che tutto stia sempre nel CHI fa certi commenti. E di solito lasciano il tempo che trovano.

    Hai mai avuto il blocco dello scrittore?
Sì, purtroppo.

   Descriviti in tre parole.
Ingenua, altruista, permalosa… tre sono poche però 😉 

    Chi legge per primo i tuoi libri appena terminati?
 La ragazza che fa editing, poi le beta. Uh, a volte arriva prima la mamma.


Ringraziamo Luisa per averci dedicato il suo tempo e per la sua gentilezza, sono sicura che per quei pochi che ancora non hanno avuto modo di conoscerla sia stata una bellissima scoperta.

Grazie a voi per lo spazio. Siete, come sempre, molto carine con me. Spero di aver risposto in modo corretto. Non sono abituata e mi sento un po’ in imbarazzo. Però ho risposto sinceramente a tutto 😉 Forse…
 





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