lunedì 11 settembre 2017

Recensione in anteprima a "La rosa del deserto" di Maria e Lina Giudetti





Titolo: La rosa del deserto
Ishtar La Sacerdotessa
Autore: Maria e Lina Giudetti
Casa editrice: Self publishing
Data d'uscita: 12 Settembre 2017
Genere: Romance/Storico
Prezzo: eBook 2,99






Lei è Ishtar, la somma sacerdotessa di Uruk e lui è Dungir, il re della Sumeria.
Bella e orgogliosa, con i capelli rosso fuoco e gli occhi verde smeraldo, lei cattura da subito l'attenzione di lui. Figlia e unica erede di un potente re barbaro, Ishtar è ancora in fasce quando l'aspra guerra tra i due popoli che vede vittoriosi i Sumeri, muta per sempre il suo destino rendendola una schiava. Schiava di una razza che non le appartiene e schiava d'amore del re sumero che la sceglie come concubina quando lei è ancora giovanissima.
Nonostante il sangue barbaro che scorre nelle sue vene le urli che sottomettersi non sia il suo destino, Ishtar cede agli ordini del suo sovrano. Lui può tutto, anche decidere della sua vita, mentre lei non può nulla. A legarla a lui tuttavia, non è il comando di un'indiscutibile autorità reale ma è il richiamo del suo cuore.
Dal primo sguardo, un sentimento forte e passionale li soggioga fino a renderli dipendenti l'uno dall'altra. Dungir è affascinante, sensuale e caparbio ma alterna con lei dolcezza a crudeltà, ricordandole il suo ruolo di schiava. Lei rappresenta per lui l'appagamento di una semplice lussuria finché una serie di eventi, cambierà tutto. Potrà mai scoprire anche lui di amarla e di volere solo lei al suo fianco? E se quando questo accadesse fosse già troppo tardi?



La Rosa del Deserto – Ishtar La Sacerdotessa
 
 è il primo romanzo di una trilogia romantico-erotica a sfondo storico. 
Presto saranno online gli altri due volumi:
La Rosa del Deserto – Ishtar La Sumera
La Rosa del Deserto – Ishtar La Guerriera



Con immenso piacere ho letto per voi il primo romanzo di questa trilogia La rosa del deserto - Ishtar, la sacerdotessa, un lavoro a quattro mani di Maria e Lina Giudetti. Il romanzo narra della storia di Dungir, personaggio storico realmente esistito, sovrano della Sumeria e Ishtar, Somma sacerdotessa di Uruk. La narrazione si apre con un flashback del tentativo di liberazione del re guteo Tirigan, padre di Ishtar catturato e poi ucciso da Ur - Nammu, padre di Dungir e allora sovrano della Sumeria. La storia continua con un balzo temporale e ci ritroviamo quando Dungir deve esser dichiarato sovrano durante il rito del tradizionale matrimonio di capodanno. In quell'occasione conosce una giovane vergine sacerdotessa, Ishtar, la cui bellezza lo folgora all'istante ed egli la sceglie per trascorrere la notte insieme, come previsto dal rituale, investendola poi del ruolo di Somma sacerdotessa del tempio più importante della Sumeria.

La fanciulla che trasportava la collana si avvicinò al re era alta e... le loro dita si sfiorarono procurando al re un brivido lungo la schiena.


Dungir era già sposato, per motivi politici, fin dalla tenera età con una principessa e si riteneva innamorato di ella. La venererà e proclamerà sempre il suo amore per la regina, ma andrà comunque a cercare Ishtar che dopo numerosi tentativi di respingerlo, essendosi donata a lui in corpo e anima quella sua prima notte durante il rito, accetta di divenire la sua concubina pur di tenerlo vicino. Il re avrà dalla sua giovane regina tre figli, ma alla morte di ella, dopo la nascita del loro ultimo bambino, andrà in profonda crisi. Solo il riavvicinamento di Ishtar riuscirà a farlo tornare a vivere. In quel momento egli capirà di essere da sempre innamorato di lei… Ovviamente non posso raccontarvi altro altrimenti vi svelerei tutto il libro.


Ishtar rimase immobile. Se si fosse mossa, lui si sarebbe accorto dell'effetto che le sue parole e la sua voce esercitavano su di lei.


Questo romanzo ti trasporta in un altro tempo, ti farà vivere un insieme di emozioni contrastanti, che vanno dalla rabbia alla gioia, dalla tristezza alla passione. La scrittura è molto fluida e non annoia mai, una volta cominciato non riesci più a staccarti. Dungir, che inizialmente sembra un personaggio debole e viziato, si mostra verso il finale invece molto forte e deciso, ma dovrà soccombere al suo destino e ai suoi obblighi di sovrano. Ishtar ha una dolcezza innata, ma terrà sempre testa al sovrano anche quando dovrà rispondere in maniera sgarbata e sarà proprio questo a far perdere la testa al re. Entrambi sono accomunati dall'essere cresciuti senza genitori: Dungir perché aveva perso la madre da piccolo e il padre era poco presente, a causa dei sui impegni da sovrano, cosicché tutte le persone intorno a lui lo viziavano per cercare di rientrare nei suoi favori. Ishtar invece era orfana e grazie alla pietà del precedente re, fu cresciuta ed educata nei templi. È una bellissima storia d'amore intrisa di dolcezza, un amore che non potrebbe essere vissuto, ma che sfida anche la collera degli dei. I personaggi secondari che ruotano intorno ai protagonisti sono tutti ben distinti. Si denotano approfondite ricerche su fonti storiche degli eventi, essendo stati descritti tutti i riti e le usanze con modalità precise e dettagliate, anche se la storia dell'amore tra i due protagonisti è frutto dell'immaginazione delle autrici. Le scene sono tutte ben definite, quelle degli incontri tra i due amanti non sono mai volgari. Consiglio la lettura vivamente e assegno a questa splendido amore 4,5 in attesa del seguito. Vi lascio una delle parti più belle.

"Ti amo." le sussurrò con voce roca e sensuale tirandola giù vicino a lui. "Ti ho sempre amata."



 

Nessun commento:

Posta un commento