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lunedì 13 marzo 2023

Recensione a "Una sposa in prova" di Helen Hoang

 


Genere: Romance
Editore: Leggereditore
Data d'uscita: 16 Gennaio 2020
Pagine: 304
Prezzo: eBook 4,99 - cartaceo 14,15

 
 
 
 

Khai Diep non ha sentimenti. Si irrita quando le persone lo costringono a modificare la sua routine ed è contento se i conti sui registri quadrano al centesimo, ma non conosce emozioni comuni come il dolore o l’amore. La sua famiglia sa che il suo autismo lo porta a gestire l’emotività in modo diverso; tuttavia, davanti all’ennesimo muro che Khai erige, la madre prende in mano la situazione e torna in Vietnam per trovargli la sposa perfetta.
Ho Chi Minh City. Esme Tran, una ragazza di razza mista, si è sempre sentita fuori posto e quando si presenta l’opportunità di andare in America a incontrare un potenziale marito, non si lascia scappare l’occasione di poter inseguire il suo personale Sogno americano. Sedurre Khai, però, non è così semplice. Le lezioni d’amore da lei impartite sembrano funzionare solo su sé stessa: cosa difficile da credere ma è irrimediabilmente affascinata da un uomo convinto di non essere in grado di provare amore per nessuno. Ma Khai sarà costretto a capire che, forse, alcune delle sue previsioni risultano avere un margine d’errore e che c’è più di un modo d’amare, basta crederci fino in fondo.
 
 
 
 
 
 

Ragazza ama ragazzo ama ragazza
Khai non soffriva. La maggior parte delle volte non provava nulla. Era proprio per quello che si teneva
lontano dalle relazioni romantiche. Se fosse piaciuto a qualcuno in quel senso, alla fine lui avrebbe
deluso quella persona perché non sarebbe riuscito a ricambiare. Non sarebbe stato giusto.
 
My~ Tran si è sempre sentita fuori posto nel suo paese in quanto di razza mista, figlia di un padre
americano sparito ancora prima di conoscere la sua esistenza. Quando le viene proposto un matrimonio
combinato in America non esita ad accettare la proposta consapevole che questo potrà cambiare la vita a
lei e alla sua bambina.
Khai non può amare, o meglio, non sa amare, il suo autismo lo ha sempre reso speciale e diverso da tutto e
tutti, creando una barriera tra lui e il resto del mondo. Odia qualsiasi cosa esuli dalla sua routine e in
particolare l’idea malsana di sua madre di accoppiarlo con una sconosciuta appena sbarcata dal Vietnam.

La sua moglie per corrispondenza non era proprio come se l’era immaginata, cioè una copia più giovane
di sua madre, comprensiva di tuta uguale e salse sriracha e hoisin sempre nella borsa. Quello l’avrebbe
potuto sopportare. Ma quella ragazza, Esme, sembrava una coniglietta di Playboy. Le mancavano i
classici capelli biondo platino, ma per il resto rientrava nella descrizione. Cosa ci si poteva fare con una coniglietta di Playboy? Oltre al sesso. ...... No, niente sesso.
 
My~, che ha scelto di americanizzare il proprio nome in Esme, si trova allo stesso tempo attirata e spiazzata
di fronte ai comportamenti di Khai, lo trova strano e affascinante nello stesso tempo, e nel suo modo
semplice e diretto cerca di stabilire un contatto con lui.

Era sicuramente la persona più strana che avesse mai incontrato. Non lo conosceva ancora bene, ma lo
aveva capito subito. Non la guardava negli occhi quando parlava, era vestito tutto di nero, gli piaceva
quel giardino desolato e diceva cose molto strane. Le diede speranza. Strano andava bene. Strano era
una opportunità. E poi anche lei era strana. Solo non quanto lo era lui.
 
Ho amato tantissimo The Kiss Quotient, la storia di Stella e Michael e allo stesso modo ho fatto con questo
libro. L’autrice riesce a introdurci in maniera assolutamente perfetta in una realtà per molti sconosciuta e
forse in molti casi anche demonizzata. La sindrome di Asperger è una particolare forma di autismo che
compromette la capacità della persona di interagire in contesti sociali, oltre a farla ricadere in azioni
stereotipate e ripetitive. Khai vede sconvolta la sua routine e la sua vita tranquilla da questa ragazza che,
pur non sapendo nulla di autismo, riesce perfettamente a comprenderlo senza giudicarlo, con una dolcezza
e una delicatezza che lascia incantati.
 
«Ho paura» sussurrò
Il suo volto assunse un’espressione di dolore.
«Di me?»
Lei scosse di nuovo la testa. «No, ho paura che tu mi respinga di nuovo quando ti toccherò nel modo
sbagliato, ho paura che tu mi lasci di nuovo.
» Contro la sua volontà le si riempirono gli occhi di lacrime e
iniziò a piangere. Si girò e si asciugò gli occhi con la manica, imbarazzata. Era patetica alle sue stesse
orecchie. Lui le prese il volto tra le mani e fece sì che lo guardasse.
«Non lo farò» disse con voce roca.
«O almeno ci proverò.»
 
Altro punto di forza è la nazionalità dei protagonisti, che ci proietta in un sistema di lingua e cultura poco
conosciuto, almeno dalla sottoscritta, nella postfazione l’autrice ci spiega l’origine di questo libro, e il come Esme ne sia diventata la protagonista. La difficoltà nel calarsi nei panni di una ragazza di umili origini, con
nessuna cultura che riesce faticosamente e con volontà a trovare la sua strada e la sua realizzazione.
È un concetto ostico per noi che siamo cresciuti in un sistema in cui istruzione e cultura erano a
disposizione di tutti, ma che ho ritrovato spesso parlando con persone di generazioni precedenti alla mia,
dove l’istruzione era un lusso concesso a pochi. Sono cose che tendiamo a dare per scontate, ma che ancora
oggi non lo sono in molte parti del mondo.
Un libro che unisce spunti di riflessioni interessanti intervallati da situazioni divertenti e a tratti sensuali.
Super consigliato!



 

 
 
Grazie alla CE per la copia eBook.
 

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