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martedì 14 marzo 2023

Recensione a "The Heart Principle. L'ipotenusa dell'amore" di Helen Hoang

 

Genere: Romance
Editore: Leggereditore
Data d'uscita: 10 Febbraio 2022
Pagine: 319
Prezzo: eBook 0,99 - cartaceo 14,15

 
 
 
 

 Quando la violinista Anna Sun raggiunge accidentalmente il successo di carriera con un video virale su YouTube, si ritrova incapace ed esausta a causa dei tentativi di replicare quel momento. E quando il fidanzato di lunga data annuncia che vuole una relazione aperta prima di prendere un impegno definitivo, Anna, ferita e arrabbiata, decide che se lui vuole veramente una relazione aperta, allora lo farà anche lei. Traduzione: si imbarcherà in una serie di avventure di una notte. Più gli uomini sono inaccettabili e meglio è. È qui che entra in gioco Quan Diep, tatuato e motociclista. Il loro primo tentativo fallisce, così come il secondo e il terzo, perché stare con Quan è qualcosa di più che sesso: accetta Anna a un livello incondizionato che lei stessa ha appena cominciato a capire. Tuttavia, quando una tragedia colpisce la sua famiglia, Anna è costretta ad assumere un ruolo per il quale non si sente affatto adatta, finché il peso delle aspettative in lei riposte non minaccia di distruggerla. Sarà allora che Anna e Quan dovranno lottare per la possibilità di amare, e per farlo ombattere anche per sé stessi.
 
 
 
 
 
 

 La mia vita è all’interno di questa scatola. Le parti migliori. E anche quelle peggiori. Gli alti più grandiosi e i bassi più infimi. Gioia estrema, desiderio, ambizione, devozione, disperazione, angoscia. È tutto qui dentro.
 
Anna Sun è una violinista, un suo video diventato virale le ha dato fama e popolarità, quello che lei desidera maggiormente è compiacere gli altri : la sua famiglia che non perde occasione di criticarla, il suo fidanzato storico che le chiede una relazione aperta per provare nuove esperienze prima del matrimonio, il suo pubblico per il quale prova e riprova lo stesso pezzo pur di arrivare alla perfezione.

Ho un appuntamento stasera. Ho intenzione di flirtare. Ho intenzione di divertirmi. Sempre che non mi torturi osservando ogni sua reazione e cercando di essere ciò che lui vuole. Inevitabilmente, proprio perché sarò me stessa, mi metterò in imbarazzo. E mi impegnerò al massimo per fregarmene. Non c’è motivo per agire diversamente, quantomeno senza oltrepassare l’educazione umana di base.
Quest’uomo è del tutto sbagliato per me. Non ho alcuna intenzione di rivederlo. Non ho bisogno del suo rispetto. Non ho bisogno della sua approvazione. Non ho bisogno del suo amore. E questo lo rende perfetto.
 
Il Quan che troviamo in questo libro non è quello che abbiamo imparato a conoscere nei libri precedenti, è una persona diversa: messa alla prova da una malattia che gli ha tolto una parte importante di se stesso, la sua sicurezza. Tatuato e motociclista, è quanto di più diverso dal tipo che Anna si aspettava di incontrare, ma è anche la sola persona che capisce e accetta la vera lei.

Nessuno ha bisogno di una diagnosi per essere compassionevole verso sé stesso. Io sì. La disciplina non lascia spazio alla debolezza, e io ho conosciuto solo questo tipo di amore. Forse adesso, solo per questa volta, posso vivere un tipo diverso di amore. Qualcosa di più gentile. Piango fino a sentire dolore ai muscoli, poi piango ancora di più, come se stessi buttando fuori le lacrime di eventuali sofferenze future.
 
Attraverso i colloqui con la psicoterapeuta che la segue Anna scopre di essere autistica, questa diagnosi da un certo punto la sconvolge, ma anche la solleva perché trova in essa la spiegazione di tante cose a cui non ha mai saputo dare un nome. Scopre che quello che agli occhi degli altri la rende “strana” e “diversa” ha un nome.

Non sono pronta per un futuro senza di lui. Certo, ho ancora la mia famiglia. Ma a cosa dovrei tendere adesso? Dov’è il mio posto sicuro ora? Lui è solo un uomo. Non dovrei sentirmi così vuota in sua assenza.
Ma so di aver perso qualcosa di importante, qualcosa di essenziale. Perché non ho perso soltanto lui. Ho anche perso la persona che sono quando sto con lui, la persona dietro la maschera. Ho perso me stessa.
 
Ho amato tantissimo il personaggio di Anna, a differenza di Stella e Kai che erano molto consapevoli di quella che era la loro “condizione”, lei si approccia a questa malattia per la prima volta: pensa e le viene fatto pensare dalla sua famiglia di essere strana, di essere in qualche modo sbagliata, di non impegnarsi ad essere qualcosa di diverso. Il punto è che lei non può essere qualcosa di diverso da se stessa, e quando lo capisce, quando finalmente riesce a dare un nome a quello che sente è un momento catartico.
Importantissima per lei è la vicinanza di Quan che da subito vede la vera lei, è sbagliato dire che la accetta perché non c’è nulla da accettare: lui vede Anna e la ama da subito, non vede la musicista, non vede la ragazza autistica, vede quello che realmente è, quello che lei spesso non si permette di essere.
Fa male, sapendo che spesso accade anche nella realtà, la negazione della famiglia di lei, il voler fingere la non esistenza del problema, che comunque è tale solo per loro.

La nota dell’autrice alla fine è illuminante e toccante allo stesso tempo perché già dalla lettura di questo libro si nota una introspezione e un approccio più personale alla storia. Lo si capisce dall’uso della prima persona, dall’accurata descrizione della situazione di Anna che poteva venire solo da una esperienza di vita vissuta. Un libro che tocca veramente il cuore.



 
 
Grazie alla CE per la copia eBook.
 
 
 
 
 
 
 
 

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