Editore: Self publishing
Data d'uscita: 14 Luglio 2023
Pagine: 391
Prezzo: eBook 2,99 - cartaceo flessibile 14,00
cartaceo rigido 18,00
Amy
Fin da piccola ho perseguito un solo obiettivo: riuscire a entrare alla Juilliard e diventare una grande ballerina di danza classica.
Per tutta la vita sono stata la figlia perfetta, quella che raggiungeva ottimi risultati nello studio e nel ballo e non cedeva mai alle tentazioni tipiche della mia età.
Almeno fino alle vacanze estive prima del college.
Quell’estate ho conosciuto Bjorg McKenna, un mezzo delinquente che viveva nel posteggio delle roulotte, con la pelle abbronzata dal sole della California e il corpo macchiato da volgari tatuaggi.
La parola pericolo lampeggiava sul suo torso nudo, ogni volta che arrivava alla spiaggia con la muta abbassata fino ai fianchi e la tavola da surf sottobraccio.
Tutti i giorni lo guardavo fare sfoggio delle sue abilità in acqua, mentre si allenava per partecipare alla Long Wave Competition.
Il suo maggiore divertimento era domare le onde più pericolose.
E corrompere le brave ragazze come me.
Bjorg
Amy Rawling odorava di soldi e innocenza. Non mi sarei nemmeno accorto di lei, se non fosse stato per la vile proposta lanciata dal mio migliore amico.
Un gioco crudele con un premio allettante, a cui un’anima persa come me non avrebbe potuto resistere.
Non ero stato io a dettarne le regole, ma io avevo accettato di partecipare.
E, una volta iniziato, il gioco doveva essere portato fino in fondo.
Poco importava se nel farlo avrei distrutto quel po’ di coscienza che ancora mi restava.
Amy sarebbe stata la mia pedina fortunata.
Entro la fine dell’estate, sarebbe scesa dal suo paradiso per assaggiare il mio inferno.
Ci sono libri che ti spingono sulla line up ad aspettare l’onda perfetta, terribile nella sua potenza, e questo è uno di quelli.
Ci sono libri che tremano di baci assolati, tiepide brezze, adrenalina che scorre e sabbia che scotta. Profumano di Chesterfield fumate sotto le stelle, di birre e alcolici alla fragola, dandoti alla testa come l’estate, e questo è uno di quelli.
Ci sono infine libri come giochi crudeli: se dovessi partecipare a una sessione di Non Mentire con un gruppo di ragazzi appena conosciuti, probabilmente ne parleresti come di qualcosa che avresti voluto leggere molto tempo prima, per spiegarti come sia possibile tentare di spiccare il volo senza farsi male, senza lasciare almeno una parte di sé nel tentativo. Le pagine ti schernirebbero perché lo sanno che è davvero improbabile, e ce lo raccontano con Amy e Bjorg durante un’estate californiana come tante, destinata però a cambiare le loro vite in modo indelebile.
Amy ha diciotto anni ed è appena stata ammessa alla prestigiosa Juilliard di New York. È una ballerina promettente, ottima studentessa, figlia assennata e con un legame molto stretto col padre. È ingenua, ma sensibile, diversa da tutte le coetanee perché votata a un impegno che occupa la sua mente e il suo tempo in modo costante. Il professionismo richiede sacrificio e lei è disposta a tutto per realizzare il proprio sogno. Eppure la consapevolezza che qualcosa manchi nell’equazione della sua vita scivola sottopelle, mettendo in dubbio le certezze assolute di cui si è ammantata fino ad ora, mentre le domande iniziano a scorrere veloci quando incontra un paio d’occhi scuri che la fissano e non dicono niente, vuoti, desolati.
Pensavo alla tecnica, ma seguivo il cuore. Non esisteva ballo senza cuore. Non esisteva danza senza passione. Non potevo sperare di emozionare chi mi osservava se io per prima non sentivo dentro di me quell’ardore, se io per prima non sentivo il cuore incrinarsi a ogni triste melodia e risplendere a ogni allegro motivo. Ballavo per gli altri, ma, prima di tutto, per me stessa.
Come è possibile comprendere il proprio sentire se non si è mai provato qualcosa di assolutamente folle e insensato?
La tecnica è perfetta, il cuore all’apparenza batte, ma il ritmo non è del tutto giusto. Manca la nota che abbia il potere di farle compiere il passo verso l’ignoto e che si paleserà nella forma di un giovane distante migliaia di anni luce da lei sia per ceto sociale che per abitudini. Eppure basta poco perché quel nero pece si fonda e diventi calore, quando tutto intorno sembra esservi solo ghiaccio.
La tecnica è perfetta, il cuore all’apparenza batte, ma il ritmo non è del tutto giusto. Manca la nota che abbia il potere di farle compiere il passo verso l’ignoto e che si paleserà nella forma di un giovane distante migliaia di anni luce da lei sia per ceto sociale che per abitudini. Eppure basta poco perché quel nero pece si fonda e diventi calore, quando tutto intorno sembra esservi solo ghiaccio.
In vacanza premio presso la casa degli zii a Blueville, vicino a Los Angeles, Amy si trova a fare i conti con una parte di sé che non ha mai davvero compreso: spinta dalla cugina Dorothy, sua perfetta antitesi, inizia ad aprirsi a tutte le sfumature di un mondo che ancora non conosce. Ci sono feste sulla spiaggia, falò, tipi poco raccomandabili che vivono a Cowell Ranch e poi il surf, così distante dalla partitura difficile, ma rassicurante della danza classica. Ci sono risate, uscite di nascosto, bisbigli sussurrati e allenamenti che diventano il momento più importante di una routine tutta nuova, dove la tavola è solo il trampolino per quel salto così difficile e così necessario. E come in tutte le storie che si rispettino, la quieta melodia si spezza, per dare vita a un crescendo che è mani, sale, corpi che iniziano a scoprirsi e vuoti difficili da riempire.
«Forse non dovresti ringraziarmi. Potrei essere solo un lupo travestito da agnello. Ci hai pensato? Tua madre non ti ha insegnato che, spesso, le cattive intenzioni si nascondono dietro atteggiamenti gentili?»
Sai Bjorg, se qualcuno mi avesse detto che avresti preso e accartocciato la mia anima insieme a quella di Amy non ci avrei creduto, perché sei distante, freddo, e ti porti un dolore dentro che in pochi conoscono. Hai un obiettivo che persegui anche se all’apparenza sei solo un ragazzo come tanti, forse sbandato, forse troppo coinvolto in giri poco puliti e di certo molto lontano dal principe perfetto su cui tutte, almeno una volta nella vita, abbiamo fantasticato.
Questo prima di capire che è il cattivo ragazzo che ci conquista, quello da cui ti aspetti il peggio sperando nel meglio, che raccoglie un braccialetto di valore e te lo riporta quando avrebbe potuto rivenderselo, che avrebbe potuto vincere facilmente una scommessa non curandosi delle ferite che si sarebbe lasciato alle spalle. I cuori si spezzano per te, che non sarai un principe, ma di certo danzi come un re sulle onde, come un pesce catturato che finalmente torna libero.
È il luogo in cui nessun dolore può prenderti e lo stomaco non si incrina, il tuo momento di pace in un caos di rabbia e rimorso, dove le etichette che ti hanno messo addosso si staccano grazie all’acqua salata.
E sai, la capiamo tutte Amy, così piccola e così decisa a prendersi quello che le spetta, noncurante del fatto che farà assurdamente male saltare da quella scogliera, e cosa importa se celebriamo oppure no una notte delle streghe che è solo un modo per staccare i piedi da terra e volare. Ti dico questo Bjorg, in una lettera che non è più una recensione, perché sarei voluta entrare nelle pagine e sedermi accanto al fuoco con voi. Avrei voluto sfidarti a non mentire su quello che provi, smascherandoti davanti a tutti e soprattutto davanti a quella ragazzina che ti guarda e non comprende. Ci abbiamo davvero creduto che tu fossi distaccato e che non avessi alcuna speranza, che non la volessi neppure, perché quando la corrente ti spinge verso il fondo è davvero difficile risalire. Ma cosa succede se sulla tua strada incontri qualcuno che ti riporta a galla, come un leash che non è oppressione, ma salvezza?
E sai, la capiamo tutte Amy, così piccola e così decisa a prendersi quello che le spetta, noncurante del fatto che farà assurdamente male saltare da quella scogliera, e cosa importa se celebriamo oppure no una notte delle streghe che è solo un modo per staccare i piedi da terra e volare. Ti dico questo Bjorg, in una lettera che non è più una recensione, perché sarei voluta entrare nelle pagine e sedermi accanto al fuoco con voi. Avrei voluto sfidarti a non mentire su quello che provi, smascherandoti davanti a tutti e soprattutto davanti a quella ragazzina che ti guarda e non comprende. Ci abbiamo davvero creduto che tu fossi distaccato e che non avessi alcuna speranza, che non la volessi neppure, perché quando la corrente ti spinge verso il fondo è davvero difficile risalire. Ma cosa succede se sulla tua strada incontri qualcuno che ti riporta a galla, come un leash che non è oppressione, ma salvezza?
E così, in un pensiero che scivola veloce come le parole che magicamente incorniciano i protagonisti, prendono vita mille storie che si intrecciano, mentre intorno alla fiamma di Bjorg e Amy altre provano a brillare, a prendersi il proprio posto in uno scenario che adesso appare del tutto nuovo. Tante sono le differenze tra le principesse di Blueville e quei ragazzi che vivono nelle roulotte al margine della società, che hanno famiglie spezzate, lutti da affrontare e troppi scheletri nell’armadio per la loro età. Ma oltre quel divario ci sono risate e lenzuola stropicciate, prime volte che sanno di sabbia e acqua di mare, dove l’oceano è lo specchio sincero di un sentimento che prova a sopprimersi, ma non ci riesce, semplicemente perché è troppo grande perché possa essere ingabbiato, nonostante gli sforzi.
«L’amore non esiste. È un’invenzione pensata per i deboli, per coloro che si sentono soli e hanno bisogno di qualcuno al loro fianco, o che non hanno carattere e necessitano di qualcuno che prenda decisioni al posto loro. Io non ho bisogno di nessuno, mi basto da solo. E le donne nella mia vita hanno uno scopo ben preciso, che non ha nulla a che vedere con il cuore.» L’indifferenza con cui sviscerò il suo pensiero mi provocò una stretta allo stomaco.
Che Bjorg non cercasse l’amore potevo prevederlo, che lo ritenesse una sciocchezza anche, ma sentirgli dire che era qualcosa di irreale, una bella ma vuota parola dietro la quale si nascondeva chi non riusciva a contare su se stesso, mi intristì.
Che Bjorg non cercasse l’amore potevo prevederlo, che lo ritenesse una sciocchezza anche, ma sentirgli dire che era qualcosa di irreale, una bella ma vuota parola dietro la quale si nascondeva chi non riusciva a contare su se stesso, mi intristì.
Se l’ouverture è una scommessa, ben presto i caratteri si rivelano per quello che sono. Uno degli aspetti che ho apprezzato di più è legato al fatto che i protagonisti, all’apparenza così diversi, non sono costretti in un unico colore che li definisce. Bjorg non è nero, ma è infinite sfumature di profondità marine. Amy non è la principessa di luce che si muove sui binari di un’esistenza preconfezionata, ma un’incredibile varietà di toni caldi, che virano dal rosso dei tramonti californiani all’indaco dell’orizzonte. Entrambi sono tavolozze in divenire e spezzano ben presto l’idea che possiamo farci di loro: nonostante la differenza di età e di esperienze, Amy non si fa intimidire, e dopo un primo momento di impasse si muove con la sicurezza acquisita in anni di strenuanti allenamenti. Sa quello che vuole e se lo prende, arrendendosi solo di fronte ad un muro impossibile da scalare quando ormai è troppo tardi: è davvero sicura di quello che prova e di quello che lui fa trapelare, cede prima del gran finale, ma come tutte le ballerine impara che la caduta è necessaria prima di rialzarsi e concludere lo spettacolo. Bjorg d’altro canto si muove come un automa quando deve, imbrigliato in una sceneggiatura che è necessario rispettare per non abbandonarsi a sentimenti che non può permettersi di provare, facendo violenza su se stesso per non rischiare di perdere nuovamente un apparente equilibrio.
Io dovevo usarla, non bramarla.
È lapidario nelle scelte che compie, ed è pronto ad affrontarne le conseguenze. Poco importa che alla fine quello che davvero conti sia il coraggio con cui entrambi decideranno o meno di scardinare la partitura per creare una musica nuova. E quindi sì, amici Magnetici, prendete in mano questa storia e fatevi travolgere. Conoscerete un mare profondo che vi farà paura e tornerete a quelle estati in cui ogni serata era vissuta come fosse l’ultima, in cui la pelle bruciata dal sole si portava impressa emozioni trasformate in tatuaggi. Sognate sotto l’ombrellone con Amy e Bjorg, oppure fatelo nel silenzio e rannicchiati sul divano, perché comunque sentirete il canto assordante delle onde e il profumo della salsedine vi entrerà nelle vene come pioggia sottile. Ancora una volta la penna di quest’autrice ci regala personaggi che sfidano loro stessi e i canoni e che, dietro apparenze semplici, hanno un mondo inespresso da condividere che aspetta solo qualcuno di eccezionale per potersi raccontare.
Letto con KU
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