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venerdì 23 novembre 2018

Recensione a "Spegni le luci" di Barbara Parodi




Genere: Horror
Editor: Self publishing
Data d'uscita: 29 Settembre 2018
Pagine: 60
Prezzo: 0,99






Una piccola raccolta di racconti horror ispirata a paure primordiali. Cinque storie che hanno come protagonista la morte.










Ciao magnetiche, non so perché la nostra cara boss abbia avuto la brillante idea di darmi questa breve raccolta di racconti horror, opera di Barbara Parodi. Ebbene, avevo paura di non riuscire a leggerlo, non perché fosse scritto male, l’autrice si è sempre rivelata una garanzia per stile e scrittura, ma perché non mi avrebbe poi fatto dormire, e cosi infatti è stato.
La scrittrice insinua sin dalla sua breve prefazione il ragionevole dubbio che non siamo soli e che ciò che a volte sentiamo o l’aria che a volte soffia improvvisa, non siano un caso e devo dirvi che io ci credo.
 
“La paura non è razionale e allora ritirate il piede e lo mettete al sicuro, sotto al lenzuolo. Poco importa che faccia caldo e che siate adulti: il mostro sotto al letto o quello nascosto nell’unico angolo buio della vostra camera è lì. Lo sentite.”
 
La parte in cui all’inizio ci dice che tutti, almeno una volta, ci siamo nascosti sotto la coperta è vera perché io ho dormito così per una settimana dopo averla letta.
I racconti sono 5 e con argomenti e situazioni diversi, ma in ognuno di essi si trova un’intensità tale sia nella descrizione dei fatti che dei personaggi, così pregevole e lineare che non potrete non vivere come se lo steste vivendo in quel preciso momento.
 
«Perché non ha lasciato la casa?» Lui spegne la sigaretta e sbuffa il fumo dell’ultima boccata verso l’alto. «Perché la casa non me lo permette.»
 
L’autrice è molto pulita e precisa nella narrazione, com’è dettagliata e mai noiosa nelle descrizioni. Inserisce il semplice racconto horror, come quello splatter senza farvi però pesare le scene anche se cruente. Non vi annoierete, anzi ne vorrete di più grazie al lessico e alla grammatica perfetta. Cosa dirvi di più… Preparatevi alla paura e a spegnere le luci.
 
“Da quella notte non mi ha più abbandonata e sento la sua orrida voce fin dalle prime ore della notte. Arriva come un sussurro portato dal vento e striscia sotto le coperte fino a raggiungermi. Mi dice ciò che mi ha detto anche quella notte prima di lasciarmi andare.”





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