Salve Magnetici! Questa settimana ho letto per voi l’ultimo romanzo edito da Newton Compton: Cruel Summer. Giovane, carina e crudele di Morgan Elizabeth. La protagonista della nostra nuova storia è Camille Thompson, una ragazza cresciuta a New York tra l’alta società, grazie all’influenza della madre. Per l’estate, però, decide di trasferirsi a Long Beach, dove accetta il lavoro dei suoi sogni: organizzatrice di eventi. Ma non tutto è semplice come sembra. Camille si ritrova catapultata in un ambiente d’élite: uno dei beach club più esclusivi della zona, frequentato da persone ricche, viziate e piene di ego. Il suo compito? Organizzare il matrimonio della figlia del proprietario del club. E da lì… la strada sarà tutta in salita. In questi ambienti, l’invidia sembra essere il carburante che muove tutto. Camille è una ragazza chiusa, riservata, con pochissime persone nella sua cerchia: solo due amiche fidate, Kat e Abbie. Proprio loro la spronano a non chiudersi troppo, a cogliere l’occasione di questa nuova esperienza per aprirsi un po’ di più al mondo.
«Taglio fuori le persone prima che possano ferirmi, perché, se sono io a farlo, non fa poi così male. Se sono io a prendere le distanze, riesco ad accettarlo. È un meccanismo di difesa», mi ha detto una terapista. «Ti allontani prima che le persone possano farti del male, ma non è così che si vive, Camille.»
Lei ci prova, davvero, anche se tutto sembra remarle contro. Tutto… tranne Zach, il bartender del locale di fronte al club.
«Zach, io…» «So che questo discorso ti spaventa. Ma va bene. Abbiamo tutta l’estate per esplorare le cose. Ma te lo dico fin da subito: è questo che voglio. Esplorare con te. Esplorare noi.»
Tra loro nascerà subito qualcosa, ma – ovviamente – non sarà tutto rose e fiori. E, altrettanto ovviamente… il resto lo scoprirete solo leggendo! La storia vi trascinerà in un’atmosfera estiva meravigliosa: vi verrà voglia di mare, sole, crema solare e relax. È davvero il libro perfetto da leggere sotto l’ombrellone! Una lettura leggera, spensierata, senza troppe pretese, con una scrittura semplice e scorrevole e – va detto – una traduzione davvero ben fatta. Lo consiglio sicuramente!
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