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mercoledì 17 maggio 2023

Recensione a "Il cuore sbagliato" di Jennifer Hartmann

 



Genere: Contemporary Romance
Editore: Royal Books Edizioni
Data d'uscita: 16 Maggio 2023
Pagine: 435
Prezzo: eBook 3,99

 
 
 
 

 
Quando mio marito è morto, si è lasciato alle spalle il mio cuore spezzato.
Si è lasciato dietro anche un altro cuore: il suo.
So che è sbagliato. Non dovrei contattare il destinatario del suo cuore. Non mi aspetto nemmeno che risponda… ma c'è una parte disperata e contorta di me che spera che lo faccia.
Niente nomi reali.
Nessun dettaglio personale.
Solo una chiacchierata.
L'unica cosa che mi rimane di mio marito è dentro di lui.

ATTENZIONE: Questo libro tratta tematiche importanti e pesanti, come la perdita di una persona cara e il suicidio. Si consiglia una lettura responsabile.
 
 
 
 
 
 
 

 Ma io sono il sole e lui è il cielo, e non so come esistere senza di lui. Cosa succede al sole quando il cielo cade?
 
Melody amava suo marito Charlie, al punto che la sua tragica perdita l’ha lasciata annichilita e prostrata, al punto che, quando il male di vivere si fa insopportabile, tenta senza riuscirci di togliersi la vita. Qualcosa però arriva a darle speranza, un indirizzo mail, il recapito di quella persona che nel petto oggi porta il cuore del marito perduto, e allora lei decide di affidare a una mail tutto il suo dolore e la sua perdita.
Inaspettatamente riceve risposta da Zephyr 79, ed è tramite le loro conversazioni che Melody troverà la forza di riprendere in mano la sua vita.

L’ho fatto? È sbagliato sorridere di nuovo, sentire i pesi sollevarsi un po’ ogni giorno che passa, guardare l’alba ogni mattina con occhi speranzosi invece di un’insaziabile nostalgia del tramonto? È sbagliato comunicare quotidianamente con l’uomo che ha il cuore di Charlie? C’è qualcosa di sbagliato nel mio cuore nel voler andare avanti e vivere una vita senza di lui?
 
Parker è un uomo senza speranze, senza sogni, sopravvive più che vivere: segnato da una infanzia di crudeltà e abusi non ha mai imparato ad amare. E ora dopo un grave infortunio si trova in uno stato di depressione tale da portarlo quasi al suicidio. Iscritto dalla sorella a un gruppo di sostegno e prevenzione conosce Melody e la sua presenza lo attrae e infastidisce allo stesso tempo.

Non ho mai dovuto fare i conti con i demoni che ho tenuto sepolti per tanto tempo. Nessuno mi ha mai incoraggiato a esorcizzarli, a trovare conforto e guarigione in un altro essere umano. Ma Melody ha trovato la via per entrare. In qualche modo mi ha violato, e tutto ciò che voglio fare è sradicare ogni piccola cosa che ha sporcato le mie vene per quasi tre decenni, ogni parola crudele e pestaggio. Ogni bruciatura di sigaretta, ogni insulto, ogni schiaffo, ogni puntura d’ape e ogni taglio di carta. Ogni secondo trascorso in quel ....... armadio a desiderare la morte.
 
Il tratto che secondo me accomuna questo libro è la perdita: dell’amore come nel caso di Melody, dell’innocenza e della speranza come succede a Parker. La perdita dell’equilibrio che regola la vita stessa e che può essere soggetto a traumi tanti e tali da farti vedere la morte come una soluzione.
Ci sono tante sfaccettature diverse in questo libro, l’autrice ci mostra la gamma delle possibilità: arrendersi e soccombere come capiterà ad alcuni o rialzarsi e combattere come invece succederà ad altri.
Per Melody che ha già conosciuto l’amore è più facile riconoscerlo, riaccoglierlo nella sua vita come un amico perduto da tempo, Parker invece non l’ha mai provato e ne è spaventato: questo lo fa agire inizialmente con impulso e brutalità: il suo viaggio sarà capire come poter amare Melody.

Non voglio la sua pietà o le sue lacrime. Non sono abituato a cose del genere e non ho idea di cosa farne.
Sinceramente, non sono sicuro di cosa voglio o cosa sto cercando, ma il modo in cui mi tiene in questo momento, avvolgendomi nelle sue calde membra con il tipo di affetto che bramavo tanti anni fa… è abbastanza. È una calma che non provavo da quando da ragazzino sulla veranda di mio padre, arrivava una leggera brezza, facendo danzare i petali di daylily. Bellezza fugace. Il tipo più prezioso.
 
Quello che colpisce di questo libro è che i personaggi all’inizio della storia sono già distrutti, partono dal momento più basso e tragico delle loro vite per compiere un difficile percorso di risalita il cui esito resta comunque incerto. Gli argomenti trattati non sono sicuramente dei più facili di cui scrivere, ma la scrittrice riesce a renderli con precisione e soprattutto rispetto. Parlare di suicidio, abusi e depressione, ma riuscire comunque a trasmettere un messaggio di speranza è un bel traguardo, perché nella mentalità di oggi queste cose sono sinonimo di debolezza, mentre viene quasi sempre omessa la forza che serve per uscire da questo tunnel. Per quanto tristi e difficili possano essere queste letture spero vivamente di vederne altre, perché nonostante a volte sia difficile guardare dentro sé stessi è anche assolutamente necessario.

«E quando i tuoi sogni si dissolvono e i desideri si disperdono, è difficile trovare gioia in qualsiasi altra cosa. Come si può sentirsi di nuovo completi quando ti manca il pezzo più grande?» Mi sfugge un sospiro irregolare e guardo le emozioni alternarsi sul suo viso, un riflesso malinconico che tira i suoi lineamenti.
«Devo credere che ci sia ancora gioia nel viaggio, questo nuovo viaggio, e che la vita non riguardi solo il puzzle finito. C’è altrettanta soddisfazione nel metterlo insieme.»
 
Solitamente quando si arriva all’epilogo della storia ci si aspetta di vedere una diapositiva felice del futuro dei personaggi, questo finale per molti versi lo è. Sicuramente dare un taglio simile all’epilogo è una scelta coraggiosa, personalmente l’ho trovata forse la parte più bella del libro, perché ci mostra un qualcosa che spaventa tutti, ma che ci troveremo a vivere prima o poi. Comprendiamo che, anche se il finale è scritto quello che conta veramente è il viaggio, il bagaglio di esperienze e rapporti umani che ci portiamo dietro, l’amore che abbiamo saputo dare o suscitare negli altri.

La mia vita avrebbe potuto prendere tante altre direzioni. Avevo il potere di fare scelte diverse, scegliere strade alternative. Sarebbe stato facile costeggiare quelle acque scure finché non avessi rinunciato alla lotta e mi fossi lasciato annegare. Ma ho scelto di nuotare. Possediamo la chiave della nostra felicità e ciò che mettiamo dall’altra parte di quella porta dipende interamente da noi. Il nostro inizio non deve essere la nostra fine.
 
Cari Magnetici, questo è il secondo libro che leggo di questa autrice e non sarà di sicuro l’ultimo, come il precedente non è stata una lettura semplice, quindi se cercate una storia capace di mandarvi in pezzi e ricomporvi assolutamente non potete perdervelo.


 

 
 
 
 
 
 
Grazie alla CE per averci fornito l'eBook
 
 
 
 

 
 

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