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martedì 9 maggio 2023

Recensione a "From a distant star" di Karen McQuestion

 


Genere: Fantascienza
Editore: Queen Edizioni
Data d'uscita: 9 Maggio 2023
Pagine: 300
Prezzo: eBook 3,99 - cartaceo 13,90
 
 
 
 
 
 
Quando Lucas Walker guarisce inspiegabilmente da una malattia terminale, rimangono tutti esterrefatti. Ad eccezione
della sua ragazza, Emma, che non ha mai perso le speranze. Tuttavia, mentre la famiglia e gli amici festeggiano il
miracolo, Emma si intimorisce. Lucas è cambiato. Parla in maniera scostante, non ricorda alcuni eventi passati, e anche
il suo cane stenta a riconoscerlo. Emma comincia a sospettare che sia successo qualcosa di strano. Cos’è accaduto al
Lucas che amava? È possibile che gli insoliti comportamenti di Lucas abbiano a che fare con la luce intermittente che è
scesa nel suo cortile, la notte in cui è guarito? I due intraprendono un viaggio alla ricerca della verità, ma il percorso
prende una piega inaspettata. Nuovi nemici si metteranno contro di loro, e improbabili alleati cercheranno di aiutarli. Ben
presto, Emma e Lucas si ritroveranno coinvolti in una disperata corsa contro il tempo. E sarà una questione di vita o di
morte. Ricco di intrighi ed emozioni, From a Distant Star è un affascinante romanzo sulla lealtà e il potere dell’amore.
 
 
 
 
 
 
 
 

«Le persone cambiano, anche nelle migliori circostanze e quando le sottrai alla falce della morte, beh, non è cosa da poco. Magari non sarà tanto intelligente o tanto forte. Probabilmente il suo cervello è rimasto a lungo senza ossigeno, perciò chi lo sa cosa sia successo da quelle parti. Questa pozione ha i suoi limiti. Intendi ancora farlo?»
«Cosa ci faccio?».
«Spargigliela sugli occhi e mettigliela sulle labbra», rispose. «Dopodiché, premi le tue labbra sulle sue e sigilla il tutto con un bacio.».
«Gli occhi sono le finestre sull’anima. Le labbra sono la via di accesso al corpo. Hai bisogno di entrambe le
cose.».
 
Che cosa sta facendo una ragazzina di uno sperduto paesino del Wisconsin dalla vecchia signora Kokesh, presunta fattucchiera e amante dei gatti? Forse cercherà una pozione d’amore amici Magnetici? E invece no, Emma sta tentando il tutto per tutto per il suo ragazzo Lucas, ormai da tempo costretto a letto con un cancro che lo sta consumando. Le parole profetiche dell’anziana ci danno uno spiraglio sull’intera storia: perché proprio quando Emma usa la pozione come le è stato detto, da sola nella stanza insieme al cane Mack al capezzale del padrone, accade qualcosa che ha dello straordinario. La ragazza non sa che una forma di vita aliena, appena scampata a un’esplosione, ha preso possesso dell’animale, per poi trasferirsi nel corpo morente del giovane. Non lo sa, ma se ne accorge ben presto perché conosce Lucas, in ogni piccola sfumatura, e colui che a poco a poco si sta riprendendo, non è il ragazzo di cui è innamorata. Cosa succede allora quando davanti a te, nascosto in un corpo di cui sai a memoria la mappa, c’è qualcuno proveniente da un altro pianeta? Come puoi credere all’impossibile?
 
Molti anni prima, gli anziani avevano scoperto che, a causa di variazioni atmosferiche da un pianeta all’altro, sarebbe stato più semplice separare la coscienza dal proprio corpo e spedire in viaggio soltanto quella parte, invece di cercare di adattarsi fisicamente ogni volta.
La navicella di Scout era danneggiata, l’astronave principale distrutta, così era impossibilitato a comunicare con il proprio pianeta. Peggio ancora, era rimasto a terra… una coscienza priva del corpo. In quello stato, era un campo energetico noto come bioplasma: un insieme di ricordi, emozioni e processi cognitivi. Ma non era completo.
Se fosse riuscito a compiere il salto prima della morte dell’organismo malato, quel corpo sarebbe stato un contenitore perfetto per lui.
 
Eppure Emma è molto pratica. Si adatta, soprattutto quando anche il fratello minore di Lucas riconosce che i suoi timori possano non essere così infondati e si fa raccontare la storia dal nuovo venuto, Scout.
Grazie ad Eric e alle sue ricerche nella rete, Emma e Scout hanno il via libera per iniziare il loro viaggio. È un viaggio fisico e metaforico il loro, che ha come meta finale un centro di osservazione e comunicazione a cinque ore di macchina verso Nord: Eryckson Ryder è il luogo da cui presumibilmente sono stati inviati i messaggi in codice captati dal pianeta di Lucas. Grazie a quelle trasmissioni amichevoli è stata decisa una missione esplorativa, purtroppo conclusa con un’esplosione misteriosa che ha condotto alla morte l’intero equipaggio. Quando racconta a Emma quello che è successo, e del modo in cui, contravvenendo agli ordini, abbia sganciato la sua capsula salvandosi, il giovane è in estrema difficoltà: il momento in cui apre uno spiraglio sulla propria integrità e sulla sofferenza per aver disobbedito ce lo fa sentire umano, volendo qui utilizzare il termine nell’accezione positiva cui siamo abituati.

La connessione tra i due non è però istantanea. Emma è terrorizzata, ma questo non le impedisce di affrontare tutto quello che le si para davanti. Bellissimi i momenti in macchina, in cui entrambi spalancano la finestra sui rispettivi mondi. Tanto Emma è legata al ragazzo che spera di riabbracciare, quanto Scout è timido a lasciarsi andare: eppure le racconta di Regina, che gli anziani hanno scelto per lui, e risponde a tutte le domande che gli pone. Nel pianeta da cui proviene, il cielo, gli alberi, la natura tutta e le esistenze degli abitanti sono in un assetto di equilibrio. Ognuno collabora affinché non si rompa.
 
«È come inviare tutto quello che siamo, i nostri sentimenti, le idee e le immagini, come un film, ma senza cose nascoste. Possiamo percepire sentimenti e proiettare idee e pensieri, l’uno con l’altro.»
 
Non ci sono maschere nel mondo di Scout e quando si confrontano non sono solo l’incontro di cieli diversi dove le stelle si vedono più o meno vicine, ma due anime che si sfiorano e arricchiscono mettendosi in gioco. Poco importa che Scout abbia imparato a parlare, leggere e muoversi in modo quasi naturale, tanto da passare al massimo per un giovane problematico: l’affiatamento e il legame che si crea tra loro apre la speranza a nuove frontiere di comunicazione. Gli incontri che faranno durante il cammino coprono larga parte della varietà dell’esperienza umana: poiché l’esplosione è avvenuta vicina alla fattoria dei Walker, fin da subito fanno la loro comparsa agenti federali disposti a tutto, pur di avere un avanzamento di carriera.
Ma ci saranno anche persone che li aiuteranno, magari distillatori abusivi di moonshine, mentre insospettabili professori agiranno invece inseguendo solo un personale tornaconto. Ognuno è spinto da motivazioni proprie, ma in generale la razza umana, come potete immaginare, ne esce abbastanza sconfitta. Anziani e bambini forse sono ancora puri, pronti a modo loro a vivere persino il dubbio più grande. La meta è il centro di ricerca Eryckson Ryder, ma tutta l’esperienza è nel viaggio stesso: su quella macchina scassata dove Lucas impara la car dancing e dove la musica li accompagna, fino a quando il rumore degli spari, delle ruote sfrigolanti e della profonda delusione nel genere umano non li pone davanti a scelte difficili. Se il mondo degli adulti, che ti dovrebbe proteggere, diventa il tuo nemico, di chi ti puoi fidare se non di te stesso e della persona che hai accanto?
 
«È un pianeta davvero disorientante. Le persone credono cose che non sono vere su altre persone, solo per via del loro aspetto o in base al veicolo che guidano. Perché non potete aspettare e vedere come sono dentro, prima di prendere una decisione?».
«Perché abbiamo paura».

 
Scout è attento e all’apparenza distaccato, perché cerca di emulare gli atteggiamenti e il modo di parlare di chi lo circonda; Emma è costretta nella morsa dell’ansia e dovrà spiegargli molto chiaramente che sulla Terra il modo in cui le persone misurano le altre si basa innanzitutto sulla diffidenza. Con gli occhi fissi allo specchietto retrovisore lei ha paura per se stessa, per Lucas che non sa se potrà riavere indietro e, ad un certo punto, soprattutto per Scout. Lui sa che se cadessero nelle mani sbagliate la fine sarebbe già scritta: prigionia e dolorosi esperimenti su di lui, morte per Emma, testimone dell’impossibile.
E impossibile sembra anche il sentimento che si avvolge intorno alle loro anime: non possono innamorarsi, perché entrambi appartengono ad altri, ma possono amarsi, di quell’amore puro e cristallino che provano gli spiriti innocenti per un proprio simile. Ed è bellissimo immaginare che questo possa avvenire tra chi, almeno in teoria, dovrebbe essere quanto di più lontano possibile dal conosciuto.

Con lo sguardo sempre puntato in avanti, le sue dita trovarono le mie e mi afferrò la mano. Lo fece proprio nel modo in cui lo faceva Lucas e, se prima il mio cuore aveva cominciato a spezzarsi, quello fu il colpo di grazia. Eravamo due persone distrutte che cercavano conforto l’uno nell’altra. Nessuno dei due aveva scelto di imbarcarsi in quella follia; tuttavia, eravamo lì insieme, cercando di ottenere il meglio dalla situazione.
 
Insieme combattono e crescono, cambiando inevitabilmente. Scout comprende che il suo modo di essere è un ostacolo al compimento della missione. Davanti agli occhi di Emma adesso non c’è più solo il ragazzo gentile dal tocco guaritore, ma un giovane che diventa molto umano, nella più ampia accezione del termine, e lo fa per un unico scopo: «Sono dovuto cambiare», disse con un sospiro. «Non volevo essere
come la vostra gente. Non pensavo di poterlo essere. Ma voglio che tu sopravviva.»
 
Il romanzo, così come i chilometri di asfalto per le strade infinite del Wisconsin, scivola veloce in un crescendo di aspettativa: cosa succederà ai nostri protagonisti? Sono sincera, amici Magnetici: con solo una manciata di pagine davanti mi sono chiesta come sarebbe andata a finire e questo, di per sé, è già un aspetto positivo. Gli avvenimenti si succedono nei tempi giusti, e se la prima parte è un po’ più lenta, la seconda cambia ritmo, a tempo con il corpo di Lucas che guarisce e lo spirito combattente dei due protagonisti che emerge. Scout lascia il segno e anche Emma sa che il legame che si è creato trascende eoni e anni luce. Credo che questo libro sia un piccolo gioiello in cui il romance assume connotati di young adult fantascientifico al solo scopo di portare un messaggio più alto, che dovrebbe rimbalzare tra le antenne satellitari poste sulla superficie di ogni pianeta: non importa quanta sia la distanza teorica tra due mondi o due persone. Se davvero vuoi comunicare, puoi trovare il modo di farlo: che avvenga su una vecchia macchina non assicurata o su una nave spaziale, il risultato non cambierà ed è tutto racchiuso nel numero “3” preceduto dal segno minore, sempre e comunque un cuore rovesciato, da cui si trasmette l’unica cosa che non ha bisogno di essere tradotta, l’amore.


 

 
 
 
 
 
 
Grazie alla CE per averci fornito l'eBook
 
 
 
 


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