Eve Miller è nella merda. Tra l’affitto e i costi delle cure mediche della sua famiglia, sta affogando nei debiti. Ha bisogno di soldi, subito, o perderà sua sorella.
Entra in scena Ian Hunt. Il miliardario dell’informatica le offre un’ancora di salvezza: una cifra a cinque zeri per tutte le sue prime volte.
È ridicolo. Ian è un uomo d’affari inglese, è ricco da far schifo ed è più sexy del demonio. Può avere tutte le donne che vuole. Perché lei?
E perché lei vuole disperatamente soddisfare i suoi desideri indecenti? C’è qualcosa nei suoi occhi scuri, nella sua voce profonda, nel suo tocco deciso... il suo corpo risponde per lei.
Sì, Eve può rispettare le sue condizioni. Ma può andarci a letto senza innamorarsene?
Salve Magnetici, anche questa settimana prosegue la mia avventura tra le pagine della saga di Crystal Kaswell, nello specifico, del quarto volume: “Desideri Indecenti”.
La storia di Eve Miller e Ian Hunt, si può dire che è uguale alla storia del volume precedente, cambiano solo alcune sfumature, ma non la sostanza.
Spiego meglio quello che ho riscontrato, così da farvi entrare più a fondo nella storia. Abbiamo una ragazza in difficoltà economiche con un parente (una sorella in questo caso) che ha bisogno di cure e, ovviamente, non si possono permettere.
Abbiamo lui, il principe azzurro della storia, che si immola per la causa. Una causa, in questo caso… un po’ fuori dalle righe e quasi inverosimile, tutto racchiuso in un contratto, stavolta di trenta giorni.
Non vi sembra una storia già letta?
Oltre alla trama “copia incolla” abbiamo anche li stessi personaggi, che paradossalmente ci troviamo a leggere nelle stesse situazioni.
Eppure…
Se questo libro fosse stato scritto “fuori” da una saga, da una serie così lunga, avrebbe un potenziale davvero buono.
Adoro gli age gap, e questo è uno di quelli che avrei letto con molto piacere, ma tutto il contorno, come gli avvenimenti già vissuti nel precedente, frasi ripetute e ritrovate, personaggi secondari simili ad altri e vecchie conoscenze e scene paradossali, non mi hanno permesso di andare oltre.
Davvero un grande peccato perché, come già detto, la scrittura dell’autrice è piacevole e si comprende che ha un buon potenziale, come tutta la storia.
Nessun commento:
Posta un commento