Jessica aveva undici anni quando ha incontrato per la prima volta Callen Hayes, e ha subito riconosciuto in lui il rifugio sicuro di cui aveva bisogno, il principe dagli occhi tristi che sarebbe riuscito a strapparla dai suoi problemi. Così è stato, fino a quando Callen non le ha regalato il più straordinario, indimenticabile bacio della sua vita... ed è scomparso nel nulla, senza una parola. Sono passati anni da allora, e Callen Hayes è diventato un famoso compositore, noto in tutto il mondo per il suo talento ma anche per la pessima reputazione. Nessuno conosce i demoni interiori che lo tormentano e lui non sembra intenzionato a fare nulla per impedire che lo distruggano. Ma, in un giorno che sembrava come tutti gli altri, incontra l’unica persona in grado di far tornare un po’ di luce nella sua vita: Jessica. La sua Jessie. Così fresca, pura e innocente. E così dannatamente irresistibile. Jessie e Callen appartengono a due mondi diversi. Tra loro ci sono troppe ferite aperte, troppi segreti, troppe bugie. E, soprattutto, un sentimento troppo intenso che somiglia spaventosamente all’amore.
Leggere Mia Sheridan vuol dire aspettarsi tante cose diverse, dai sentimenti alle scelte di vita, in una serie di combinazioni che non lasciano mai delusi.
Ed ecco questa nuova pubblicazione, portata sempre dalla Newton Compton Editori in Italia, non delude le aspettative dei lettori abituali, ma senz’altro riesce a combinare grandi elementi di novità.
Intanto l’ambientazione della storia è per lo più in Francia, tra la Provenza e Parigi, ma non dobbiamo commettere l’errore di pensare che sia una scelta romantica, no.
Al di là del lavoro della protagonista, la vicenda si collega ad un fatto storico reale, e lo fa senza artifici narrativi o forzature, ma seguendo un filo preciso e mai annodato.
I due protagonisti, Jessica e Callen, sono raccontati nell’arco della loro vita, che si intreccia più volte, in momenti apparentemente diversi, ma che per entrambi diventano scelte.
«Avevo la strana sensazione che il destino ci avesse condotto in quella mansarda in un giorno di pioggia in Francia. Sapevo che non aveva senso, che magari era la mia mente a crearsi degli scenari, eppure la sensazione persisteva.»
Da quel vagone abbandonato, in cui l’immaginazione li portava lontano, sono cambiati: lui, anche se musicista di successo, è sempre quel ragazzo ferito nel corpo e nell’anima; lei non ha permesso a nessuno di entrare nel suo cuore, rivivendo le delusioni di sua madre.
La loro è una storia di desiderio, di disperazione, di solitudine, di amore e di gioia, che ci viene raccontata intrecciandola alla vicenda storica, con la sensibilità e bravura narrativa che contraddistingue le storie della Sheridan.
Il tema dei disturbi dell’apprendimento e suo inserimento nel sistema scolastico statunitense, gli abusi domestici, le dipendenze sono raccontati con un occhio critico e analitico, e noi lettori riusciamo a capirne le differenze e il peso sulle vite dei diversi personaggi.
Non possiamo e non vogliamo dire di più su questa storia, che al termine della lettura ci lascia commossi, pieni delle emozioni vissute dalle parole di carta.
La cover, assolutamente perfetta, merita una segnalazione di plauso in questo momento di personaggi “cartonati” dappertutto.
Consigliatissimo!
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