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mercoledì 25 agosto 2021

Recensione a "La ladra di perle" di Fiona McIntosh

 
Genere: Narrativa storica
Editore: Newton Compton Editori
Data d'uscita: 4 Marzo 2021
Pagine: 480
Prezzo: e-book 4,99 cartaceo rigida 11,40

 
 
 



Una saga familiare indimenticabile. Quando a Severine Kassel viene chiesta una perizia su alcune preziose perle bizantine appena prestate al British Museum, lei accetta senza esitazione: dopotutto è un’esperta di gioielli antichi ed è perfettamente in grado di svolgere un lavoro del genere.  Ma non appena Severine si trova davanti le perle, il suo passato ritorna con violenza. Quelle perle appartengono alla sua famiglia e si portano dietro ricordi che lei ha cercato di dimenticare per oltre vent’anni. La rivelazione di Severine dà vita a una ricerca frenetica dell’ex soldato nazista, Ruda Mayek: colui che le ha sconvolto la vita. Con l’aiuto di un agente del Mossad in pensione, Severine è disposta a tutto per rintracciare Ruda. Ma l’avvocato che si occupa del prestito delle perle, l’unica persona in grado di aiutarli, è vincolato dal segreto professionale. Mentre Severine segue le tracce di Mayek, tutte le sue certezze vanno in frantumi. Forse i segreti che ha custodito per tanti anni stanno per essere rivelati.






 
I romanzi storici hanno sempre punti di forza e debolezza: forza, perché se accurati non devono divenire un manuale scolastico, debolezza, perché se i protagonisti sono una famiglia intera si rischia di far perdere il lettore tra le pagine. Questo libro, lo confesso mi attendeva da qualche mese e avevo deciso, fin dalla sua scelta, di dedicargli un’attenzione particolare, dato anche il mio interesse per il periodo storico e le vicenda della Shoah ebraica. Più che la storia di una famiglia, questa è la storia di una donna e di tutte le emozioni, ferite, violenze e crudeltà vissute durante la II Guerra Mondiale e le persecuzioni naziste. I primi capitoli sono essenzialmente introduttivi, per mostrarci quella che era la vita di una qualsiasi famiglia ebraica benestante a Praga: poi la storia si concentra sul presente, su Katerina e sugli uomini della sua vita, tutti legati tra loro dal quel filo di perle: un filo sottile e al tempo stesso mortale, perché farà riemergere non solo tutto il dolore vissuto, ma porterà anche alla resa di conti finale.

«La segreta si era aperta e il demone era uscito, danzando con le fiamme, piroettando nella stanza, sospingendola e punzecchiandola con gioia malvagia.»

Determinanti le figure maschili di questo libro: il primo, ma sempre presente fino alla fine, della storia è il padre, Samuel, che prende la decisione più difficile e che noi lettori capiamo solo perché vista tante volte nei film. Il Dott. Otto, non solo un salvatore per Katerina, ma colui che la capisce e la aiuta a gestire tutte quelle emozioni che le impediscono di vivere la sua vita anche dopo più di vent’anni. Poi Daniel ed Edward, diversissimi, ma entrambi innamorati di Katerina in modo diverso: il primo, agente del Mossad, ne condivide orrori, ferite; il secondo, che ne rimane affascinato dalle mille sfaccettature di dolore intraviste. Due uomini che amano e che salvano Katerina da se stessa in modo diverso: e noi lettori davvero non riusciamo a scegliere per chi tifare, perché sono entrambi due personaggi maschili perfetti. Ed infine Ruda Mayek, non solo il “tipico” nazista, crudele e violento (mi ha ricordato tantissimo il bravissimo Kenneth Branagh in “Cospiracy”), ma un cattivo a-priori, che non cede se non al drammatico e inaspettato confronto finale. La storia ha diversi PLOT, non prevedibili, e che mantengono la lettura fluida e coinvolgente, nonostante qualche errore di lessico/struttura dovuto alla traduzione. Una storia intensa e che ci riporta ad uno dei momenti peggiori della storia dell’umanità, ma con grande precisione e sensibilità. 

Ringraziamo la CE per averci fornito l'Ebook
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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