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lunedì 4 novembre 2019

Recensione a "La storia che volevamo" di Marion Seals




Genere: Sport Romance
Editore: Hope Edizioni
Data d'uscita: 25 Settembre 2019
Cover: Franlu
Prezzo: e-book 3,99

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Autoconclusivo



“Io avevo un unico obiettivo: giocare a football. Ero grosso e cattivo, veloce e coordinato, intelligente e determinato. Ecco perché risultavo un vincente, perché non permettevo a niente e a nessuno di ostacolarmi.”
La cosa che Gregory “Ego” Madden desidera di più nella vita è vincere il campionato con i California Bears, diventare il più famoso wide receiver della storia e riscattare un passato da emarginato. Il suo innato talento potrebbe garantirgli un futuro di successo e denaro, se solo fosse capace di controllare la rabbia che lo divora.
***
“Io ero strana, non sapevo socializzare, ma ero brava in ciò che facevo, io non ero spazzatura, lo avevo dimostrato a loro e a me stessa, soprattutto. Il fatto che non lo urlassi al mondo, che non lo esprimessi con rabbia e aggressività, non significava che fosse meno vero.”
La cosa che Dawn Riddle desidera di più nella vita è laurearsi e poi specializzarsi in Paleontologia. Ha sempre preferito la compagnia dei libri a quella dei suoi coetanei e ha potuto frequentare l’università solo grazie a una borsa di studio. Nella sua vita, segnata dal dolore e dalle rinunce, non c’è spazio per niente altro. Solo tra le braccia del buio, la luce risplende.

Questa è la storia del loro incontro.




Ciao a tutti, ho deciso di immergermi nella nuova storia di Marion Seals pubblicata dalla Hope Edizioni, la trama mi ha molto incuriosito. Sicuramente mi ha colpito la vicenda narrata, ma anche il suo modo di scrivere. Mi sono appassionata sin dalla prima pagina, un mix di emozioni diverse che mi hanno accompagnato per tutta la lettura. La trama sicuramente ha dei punti particolari, la
protagonista si trova a dover affrontare un passato e un presente non proprio semplici, ma lei, nonostante tutto, è forte e cerca di non abbattersi, vuole perseguire il suo sogno di diventare paleontologa e si impegna tanto per ottenerlo. Resta ai margini, non si lascia avvicinare facilmente, ma un giorno arriva lui…

Avevo sempre trovato ridicola l’idea che un semplice sguardo, così come la vicinanza di un ragazzo potessero provocare un simile scompiglio in cervello e cuore.

Ego, così lo chiamano tutti, ha un obiettivo nella vita, diventare un grande giocatore ed essere il numero uno. Per fare ciò schiaccia chiunque intralci il suo cammino, ha scatti di rabbia e la dolcezza non sa cosasia perché sin da piccolo ha dovuto imparare a farne a meno. Ha perso l’affetto della persona più importante che gli ha voltato le spalle senza tornare indietro e pensare alle conseguenze. È una testa calda, ma l’ennesimo colpo di testa può minare tutto ciò che ha costruito. Allora decide di sfruttare una situazione a suo vantaggio: corteggiare la nerd sfigata, Dawn. Lei, con la sua dolcezza e ingenuità, può portarlo a riprendere la sua popolarità e non rischiare di essere cacciato. Inizia ad avvicinarsi per gradi, vuole conquistare la sua
fiducia, ma anche dimostrare che tiene a lei in modo da sventare la possibile punizione. Tutti vedono questo cambiamento, lei stessa ne è sorpresa eppure c’è qualcosa in quel ragazzo che merita la sua fiducia. Dawn, con la sua spontaneità e il suo modo di fare, però, mette in crisi Ego. Lui fa di tutto per sfruttare al massimo la situazione eppure c’è qualcosa che non quadra e non sta andando come preventivato…


La storia è molto intensa e carica di passione tra questi due protagonisti che in comune hanno ben poco. Eppure la scrittrice ha saputo renderli affini, sotto certi punti di vista, e fa sì che molte delle loro difese si abbattono. Hanno delle stanze chiuse in cui nessuno è mai entrato eppure ci saranno discorsi che verranno affrontati e che porteranno entrambi a livelli che nessuno immaginava. Insomma, leggetelo perché non ve ne pentirete, e imparerete ad apprezzare anche gli atteggiamenti più stronzi di Ego, perché anche lui nasconde qualcosa di bello.
Buona lettura.

«Rinfodera gli artigli, Fatina anche perché non li hai. Sì, sei tu la cosa peggiore che potesse capitarmi, Dawn Riddle, perché mi rendi debole e vulnerabile, sei la fottuta parte migliore di me che ritorna a tormentarmi. Dall’abbandono di mia madre non ho più permesso a nessuno di essere responsabile della mia felicità. Tu mi hai portato via ogni cazzo di difesa che avevo faticosamente costruito.»


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