giovedì 26 aprile 2018

Recensione a "Rouge - Il fuoco sulle labbra" di Isabel Del Greco




Genere: Erotico
Editore: ErosCultura
Pagine: 168
Prezzo: 4,49





Lei, labbra di fuoco, perennemente rosse con il suo inseparabile rossetto rouge di Chanel, sempre a caccia di uomini, di sesso, di avventure erotiche. Perché le labbra rosse di una donna sono assimilabili a un’arma di distruzione di massa. Lo dice lei stessa: sono una troia. E il suo uomo la ama per questo. Lo dice nel racconto Lo studente: “Io ti amo. Mi sono innamorato di una troia, e l’ultima cosa che voglio è scambiarla con una santa.” Dieci splendide, eccitanti novelle che formano una unica storia a puntate, frammenti di una vita vissuta al massimo per il massimo piacere. Una donna forte e potente come tutte le donne sensuali, remissiva e succube, volontariamente, come tutte le vere femmine che sanno comandare fuori dal letto e farsi comandare nel letto. Ma siamo certi che è ubbidienza? Non è che ci danno la dolce illusione di condurre il gioco, mentre siamo le loro prede? Donne cannibali da cui è un piacere farsi divorare. ADATTO A UN PUBBLICO ADULTO






Rouge è una protagonista che coinvolge: coinvolge gli uomini, le donne e i lettori.
Perdonatemi se scenderò poco nei dettagli, ma ho due piccoli ostacoli: la pubblica decenza e gli spoiler. Odio il primo perché mi castra nella descrizione che il libro meriterebbe e odio il secondo perché non vorrei mai leggere una recensione piena di spoiler.
La storia è strutturata in modo che il lettore abbia dieci flash della vita di questa donna. Dopo l’inizio sprint (da sudori bollenti e freddi), la trama si arrende in favore dell’erotismo, fino a risalire negli ultimi tre fantastici capitoli.
Il parallelismo fra il primo e l’ultimo capitolo si realizza in una serie di elementi che li accomuna, ma che al tempo stesso li divide in maniera quasi netta: iniziano nello stesso identico posto, con alcuni dettagli che li richiamano in maniera morbosa, ma i due “co-protagonisti” sono l’opposto l’uno dell’altro. C’è un netto contrasto fra i capitoli, il fatto che lei sia molto attratta da uno e affatto dall’altro, che tutto sia bello e giusto con uno e degradante e sbagliato con l’altro, uno dei due parla e non convince, l’altro attrae senza parlare. Tutto si mescola in una sorta di dualismo che se fosse frutto di una caso mi stupirei, e se lo fosse dovrei fare solo i complimenti alla scrittrice per come lo ha sfruttato.

Voglio cogliere i riflessi di ciò che la sua vita ha inciso sul suo viso e sul suo corpo.

Il personaggio di lei è ammaliante e gestito dalla scrittrice in maniera accattivante. Tutte vorremmo essere Rouge: un po’ donna d’affari e un po’ donna vogliosa, una affermata e richiestissima professionista che non disdegna di esplorare la propria sessualità in maniera libera e fantasiosa. Si concede, si lascia dominare e domina, lascia al partner (di turno) il comando, ma solo quando lo decide lei, quando si sente talmente coinvolta da non voler più dominare la scena, da non voler più pensare, ma solo godere di quello che il momento le offre.
E magnifico, ma veramente Magnifico con la M maiuscola è Giorgio… chi è Giorgio? Ve lo dovete leggere chi è Giorgio! Parla poco ma parla bene, non vi dico cos’altro fa bene perché lo dovete scoprire da soli. Lui, lei, uno studente e una camera d’albergo, il capitolo Lo Studente è scritto in modo magistrale; credo che sia proprio in questo che sia lei che Giorgio danno il loro meglio: ora che ci rifletto, solo insieme danno il loro meglio. Io citerei pure Giorgio, ma credo che poi non si potrebbe pubblicare la recensione…

Non è la mia prima lettura di questo genere di libri, ma ben venga aver riscoperto una passione che avevo relegato chissà dove, grazie anche ad una autrice che sa essere ironica e volgare allo stesso tempo, dosando con maestria entrambe le attitudini.
Buona lettura!

1 commento:

  1. l'umile editore ringrazia sentitamente. Comunque orgoglioso di avere eccellenti autrici e autori. Grazie a voi per l'apprezzamento

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