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lunedì 15 maggio 2023

Recensione a "Suck my life" di Andie M. Long





 

Genere: Commedia Fantasy
Serie: Sucking dead #1
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 15 Maggio 2023
Pagine: 167
Prezzo: eBook 2,99

 
 
 
 

Mya
 
Un attimo prima sto lavorando in libreria, e quello dopo un vampiro decide di uccidermi.

Vi presento lo straniero alto, moro e affascinante che di recente si aggira per il negozio. Viene con un’offerta che – dice – non posso rifiutare. Le mie opzioni sono: a) morire, oppure b) diventare una vampira, La Regina dei Dannati.
Bello, vero? Ovviamente ho scelto la b).
Ora eccomi qui: a cercare non solo di abituarmi al mio nuovo stato di non-morta, ma anche al ruolo di regina, la responsabile della Casa delle Anime Inquiete. Già, spiriti di neo-deceduti: tormentati, infelici e pronti a causare guai. Tutti per me.
Oh, e c’è giusto un’altra cosetta di cui devo capacitarmi. Il tipo che ha impedito la mia dipartita? È la Morte in persona. Il triste mietitore si è preso una cotta per me e vuole chiedermi di uscire.
 
 
 
 
 
 
 

Mya Malone è una anonima commessa di libreria con la passione per i romance paranormali, con parenti che non vede e non sente da anni e nessun amico degno di nota. Una vita apparentemente triste e solitaria insomma, ma che tutto sommato le è sempre andata bene così, se non fosse che il destino aveva altri piani in serbo per lei come, ad esempio, trasformare la sua vita in uno di quei racconti di vampiri che ama tanto leggere.
 
Il Libro mi aveva rivelato che, quella notte, dopo il suo appuntamento, Mya Malone sarebbe deceduta. No, non per il troppo cioccolato. Né si sarebbe trattato di un orgasmo, ovvero una “piccola morte”. Sarebbe stata vittima dei canini e della bocca del vampiro con il quale aveva appena accettato di uscire. Mya avrebbe costituito la portata principale della cena.
 
Forse accettare un invito a cena da parte di un vampiro non era stata una buona idea, e ora Mya si trova davanti a una scelta: morire e permettere alla Morte di traferire la sua anima nel Campo degli Esangui, destinazione finale di ogni vittima di un vampiro, oppure morire per essere trasformata in una vampira immortale ed accettare l’offerta di lavoro della succitata Morte come Regina dei Dannati. Decisione ardua.
 
«Beh, immagino di dover guardare il lato positivo. Adesso mi trovo qui. La prima cosa da fare è portare a termine la trasformazione, così potrò lasciare questa stanza miserabile. Cioè, se vedessi qualcuno sul punto di suicidarsi, lo porteresti qui a passare la serata?» Era il genere di ironia che avrebbe aiutato Mya ad abituarsi alla sua nuova esistenza. Tuttavia, quando la vidi piegarsi in due in preda a una nuova ondata di dolore, mi rattristò pensare che la sua scelta non fosse stata affatto volontaria. Ma io ero la Morte. E di rado rendevo la gente felice.
 
Morte è contento che Mya abbia accettato il ruolo, questo lo solleverà dal lavoro presso la Casa delle Anime Inquiete, destinazione degli spiriti appena deceduti e in attesa di una collocazione definitiva. Mentre lei si occuperà di “smistare” le anime lui potrà tornare a svolgere il suo lavoro principale… la Morte appunto.
Quello che non ha previsto è che l’arrivo di Mya presso la sua casa gli farà guadagnare non solo una ristrutturazione dell’immobile e un cambio di look, ma risveglierà anche in lui dei sentimenti che non si era mai permesso di provare, e questo lo turba sopra ogni cosa.
 
Era come se Mya mi stesse guarendo da una cecità da cui non sapevo di essere affetto, che mi aveva spinto ad accettare le cose per quelle che erano senza cambiarle. E anche se ero emozionato per quella ventata di novità, non potevo fare a meno di temere che non mi avrebbe portato nulla di buono. Perché nel corso di una vita immortale, le novità sarebbero ben presto diventate storia vecchia per Mya Malone. E non avevo idea di cosa avrebbe fatto a quel punto.
 
Mentre Mya prende confidenza con la sua nuova vita a Gnarly Fell e con il suo nuovo ruolo è evidente che la collaborazione lavorativa con Morte si stia facendo più stretta del previsto, da parte di lei nessun problema, lui è un uomo? Essere? Qualunque cosa sia è affascinante e pare attratto da lei. Comprendiamo invece la reticenza di Morte nell’abbandonarsi ad un sentimento di cui non si ritiene meritevole. Portando dolore nella vita della gente pensa di non aver diritto di provare gioia nella sua di esistenza. Ma non ha fatto i conti con la Regina.
 
Feci un respiro profondo e sollevai il cappuccio. Afferrai la falce dalla parete vicino alla porta e mi preparai a fare ciò che mi riusciva meglio. Distruggere la vita delle persone. Era un bene che Mya non avesse bisogno di me. La Morte avrebbe dovuto essere solitaria ed estranea all’amore. Chi rubava la vita degli altri non meritava di essere felice.
Anche se il destino di ciascun umano era già scritto nel Libro dei Morti. Tutti davano la colpa a me. E per me, la cosa costituiva un pesante fardello. Sì, recidevo le anime. Ma nel profondo, dentro di me. Da qualche parte. Io conservavo ancora la mia. E Mya me la stava facendo ricordare. Tanto più le stavo lontano, tanto meglio.

 
Carina l’idea di umanizzare la Morte, di darle dei problemi reali come la gestione di una casa o il senso di colpa, forse però il racconto avrebbe potuto essere approfondito meglio, in certi momenti ho avuto l’impressione che alla protagonista interessasse di più fare shopping e mangiare cupcake piuttosto che svolgere il suo lavoro o coltivare il suo rapporto con Morte che in teoria rappresenterebbe il suo compagno di vita per l’eternità.

Comprendo la scelta di mantenere per tutto il racconto un tono volutamente leggero e spiritoso, personalmente a tratti ho trovato questo umorismo un po’ forzato. Comunque, non è sempre detto che un libro debba dare un messaggio o sviluppare un tema in particolare, a volte può trattarsi solamente di una lettura d’evasione come in questo caso. 



 
 
 
 
 
 
 
Grazie all'autrice per averci fornito l'eBook
 
 
 
 
 
 
 
 

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