Genere: Contemporary Romance/New Adult
Serie: Breathless #2
Editore: Self publishing
Data d'uscita: 28 Aprile 2023
Prezzo: eBook 0,99
La vita è una giostra di emozioni.
Luca e Isa hanno attraversato la tempesta, si sono innamorati due volte e adesso sono proiettati verso un futuro fatto di speranza, ma anche di timori e dubbi.
Nuovi progetti da condividere e obiettivi da raggiungere.
Che cosa succede, però, quando il passato torna con prepotenza?
Un passato che investe Isa con le sue paure e insicurezze. Amore, dolore, ricordi che riaffiorano.
Un passato che non si può cancellare con un colpo di spugna, pieno di ombre che avvelenano il cuore e che potrebbero ostacolare i desideri di due ragazzi che si sono scelti contro tutto e tutti.
Basterà la fiducia a far sopravvivere il loro amore?
Il loro legame saprà resistere all'ennesima tempesta o il nodo si scioglierà lasciandoli scivolare lontani, ognuno nel proprio abisso?
«Ho scoperto un paradosso, che se ami finché ti fa male, poi non esiste più dolore, ma solo più amore». Madre Teresa di Calcutta
E noi abbiamo scoperto, cari Magnetici, che il secondo volume di una storia che col precedente pareva aver esaurito quello che aveva da dire, in realtà ne ha ancora da raccontare. Ritroviamo Luca e Isa, le due splendide maschere che si sono incontrate in una fredda notte di Carnevale e che hanno costruito una storia, oltre il buio, oltre la paura, oltre ad un’aritmia di cuore e di anime che parevano essersi perse e alla fine ritrovate. Ritroviamo la poesia delle riflessioni dei due protagonisti, le angosce e una finestra sul passato di Isa inaspettata, ma importante. Ho amato molto il primo volume e sono rimasta perplessa quando, alla fine, ho scoperto che ve ne sarebbe stato un altro. Pensavo che magari, esaurita la storia di Luca e Isa, avremmo scoperto qualcosa in più su Valerio, o perché no, su Rachele e Giulio. E invece l’autrice, che nei ringraziamenti spiega la motivazione addietro a questa scelta, ha ragione. Non tutto era stato risolto. Chi ha letto il primo libro sa che Isa ha una situazione familiare molto particolare, con una sorellina, Giada, a cui fa praticamente da madre, una genitrice crudele e un padre assente. In questo libro gli equilibri finiscono di scomporsi per poi ricomporsi. Ognuno, con fatica, trova il proprio incastro in un puzzle di emozioni dove il filo dominante è sempre il sentimento, che Luca sente con ferocia e con la stessa rabbia che lo divorava fin dall’inizio.
A pensarci, è una questione di punti di vista, l’amore. Tutti ne parlano, tutti lo cercano, qualcuno lo evita. Il vero problema è saperlo riconoscere. Non servono mappe né chiavi se a parlare è il cuore. Bianco o nero? Oppure una miriade di sfumature? Perché è tutta una questione di colore, l’amore, e da quando c’è Isa, il futuro ha cominciato a dipingersi e a fare meno paura.
Le insicurezze di Isa sono profonde, ma non eravamo ancora riusciti a capire a cosa fossero dovute, se non ad una paura generale dell’abbandono. Adesso i nodi si sciolgono, e troviamo un antagonista che fa da perfetto contraltare alla figura di Sara nel primo romanzo. Non voglio fare spoiler per chi lo leggerà, ma Isa si ritroverà a fare i conti con qualcosa che ha il sapore dell’indefinito, quello che spesso ha il passato quando si ripresenta per rimescolare le carte. Il problema è che di solito lo fa quando il presente è luminoso, giusto per mettere in crisi qualche certezza. Tra colpi di scena e momenti di profonda riflessione, il libro scorre, anche aiutato da un corollario di personaggi che imparano a farsi amare sempre di più.
Resta centrale, a mio parere, la figura di Luca. Adesso vive davvero, a differenza di quando lo abbiamo conosciuto, perché sia con la mente che con il cuore sta ricomponendo tutti quei pezzi che lo hanno devastato. Il pensiero di Massimo, l’amico perduto, è sempre lì, ma avendo scoperto le verità sulla sua morte nel primo volume, adesso Luca è libero.
Restano tutte le riflessioni, le incognite e le incertezze dovute ad una vita che si spiega a folle corsa e che mette davanti a situazioni all’apparenza ingestibili. Ed è proprio sulle paure che ci appartengono in quanto esseri umani che il romanzo imposta la sua struttura.
Perché certe paure ti si addicono alla perfezione e finisci per indossarle come abiti d’inverno. In un certo senso ti ci abitui, un po’ come i maglioni larghi e le felpe. Fanno parte di te e del tuo essere che alla fine, nonostante tutto, anche logori e vecchi, continui a usarli. Ormai certe paure sono dentro la pelle, che di paure ne ha affrontate fin troppe.
Eppure nonostante questo, il legame tra i Isa e Luca è fortissimo. Sembra che nulla possa scalfirlo, anche se di certo le scelte di Isa contribuiscono non poco a far traballare queste certezze ancora così fragili.
Resta centrale, a mio parere, la figura di Luca. Adesso vive davvero, a differenza di quando lo abbiamo conosciuto, perché sia con la mente che con il cuore sta ricomponendo tutti quei pezzi che lo hanno devastato. Il pensiero di Massimo, l’amico perduto, è sempre lì, ma avendo scoperto le verità sulla sua morte nel primo volume, adesso Luca è libero.
Restano tutte le riflessioni, le incognite e le incertezze dovute ad una vita che si spiega a folle corsa e che mette davanti a situazioni all’apparenza ingestibili. Ed è proprio sulle paure che ci appartengono in quanto esseri umani che il romanzo imposta la sua struttura.
Perché certe paure ti si addicono alla perfezione e finisci per indossarle come abiti d’inverno. In un certo senso ti ci abitui, un po’ come i maglioni larghi e le felpe. Fanno parte di te e del tuo essere che alla fine, nonostante tutto, anche logori e vecchi, continui a usarli. Ormai certe paure sono dentro la pelle, che di paure ne ha affrontate fin troppe.
Eppure nonostante questo, il legame tra i Isa e Luca è fortissimo. Sembra che nulla possa scalfirlo, anche se di certo le scelte di Isa contribuiscono non poco a far traballare queste certezze ancora così fragili.
Siamo intrisi di sentimenti che ci pervadono le vene. Siamo cuori pulsanti e battiti accelerati. Ci iniettiamo adrenalina d’amore in sovradosaggio e non c’è cura o antidoto che regga. Siamo avvelenati.
Laddove Isa può sembrare incoerente, Luca invece si mantiene saldo, nonostante la gelosia e l’insicurezza di fondo. Anche se non si sente abbastanza, non smette di credere che insieme possano farcela. E quando pare arrendersi, la scelta è quella del silenzio, ma l’unico rifugio che trova è quello che questo amore lo ha visto crescere, quel luogo magico da condividere con le persone del cuore.
Eppure, nel momento più delicato della sua esistenza, è forse proprio una riflessione di Isa che, per me, funge da chiusura del cerchio, e sue sono le parole che meritano di essere lette e rilette per sentirle davvero, come una carezza.
Eppure, nel momento più delicato della sua esistenza, è forse proprio una riflessione di Isa che, per me, funge da chiusura del cerchio, e sue sono le parole che meritano di essere lette e rilette per sentirle davvero, come una carezza.
Da bambina creavo aeroplani di carta carichi di aspettative, intrecciati di speranza. Ce la mettevo tutta per farli volare, tuttavia loro crollavano sempre e io continuavo a insistere.
Prendevo una bella rincorsa, li lanciavo con tutta la mia forza e loro puntualmente colavano a picco. A distanza di tempo ho compreso che la vita è così, come un aeroplano di carta: per quanta spinta proverai a darle, presto o tardi perderà quota.
Prendevo una bella rincorsa, li lanciavo con tutta la mia forza e loro puntualmente colavano a picco. A distanza di tempo ho compreso che la vita è così, come un aeroplano di carta: per quanta spinta proverai a darle, presto o tardi perderà quota.
L’esperienza e gli errori mi hanno segnato. Anche se nel mondo c’è tanto di marcio e di cui temere, spesso i veri mostri ce li portiamo dentro di noi. Le nostre insicurezze, le nostre paure, i nostri “se” e i nostri “ma”, le ansie e le angosce, i dubbi esistenziali, i falsi sorrisi e le maschere dietro cui ci nascondiamo. Eccoli, i mostri peggiori, celati dietro l’angolo e pronti a fagocitarci a ogni piccolo cedimento o debolezza.
Sono le maschere, quelle con cui il gioco è iniziato sia in senso metaforico che letterale, ad essere cadute adesso. Ciò che conta è il puro sentire e il fatto che non si possa sciogliere quello che stanno costruendo: Isa e Luca ci insegnano che se pensiamo che ne valga la pena allora non solo si può, ma si deve lottare, perché qualcosa di così perfetto, così prezioso, non può essere abbandonato senza cura ai venti contrari, per poi perdere di quota e cadere.
Grazie all'autrice per averci fornito l'eBook
Che dire se non grazie per aver compreso il senso di questo secondo volume. Grazi, grazie!
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