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lunedì 6 marzo 2023

Recensione a "Rose petal graves" di Olivia Wildenstein

 

Genere: Fantasy
Serie: Il clan perduto #1
Editore: Heartbeat Edizioni
Data d'uscita: 6 Marzo 2023
Pagine: 380
Prezzo: eBook 3,99 - cartaceo 15,10

 
 
 
 


 
Non ho mai creduto nelle favole, tantomeno nei racconti sulle creature soprannaturali, ma tutto è cambiato il giorno in cui ho potuto vederle con i miei occhi. 

Il piano era stare lontano dalla mia città natale e dal cimitero nel quale sorge la mia casa, ma la mamma è morta all’improvviso. Papà dice che ha avuto un ictus dopo aver dissotterrato una delle antiche tombe dei nativi americani nel nostro cortile. 

Inquietante, lo so. Ancora più inquietante: non c’era il cadavere all’interno della vecchia bara, solo petali di rosa freschi. 

Mentre prepariamo il funerale, degli stranieri di una bellezza devastante approdano in città: un medico legale dagli occhi verde smeraldo troppo giovane per quella professione, un biondo arrogante che fa di tutto per farmi innervosire, e un nativo americano tatuato che non dovrebbe nemmeno essere vivo. 

Con la sua morte, mia madre ha inavvertitamente riaperto l’antica faida tra i fae e la tribù di nativi che dava loro la caccia.
 
 
 
 
 

Catori detta Cat lascia il college a Boston in cui sta studiando medicina per rientrare nella sua città natale
Rowan: sua madre è morta improvvisamente e lei deve tornare per il funerale.
Cat è convinta che non sia stato un infarto ad uccidere sua madre, come vogliono farle credere, ma che la sua morte sia in qualche modo collegata ad alcune scoperte fatte nel cimitero di famiglia.
L’arrivo del misterioso Cruz, medico legale, non fa altro che avvalorare la sua teoria.

Afferrai il coperchio e riuscii a sollevarlo di qualche centimetro, ma poi il peso fu troppo da sopportare e per poco non mi tranciò le dita. Provai di nuovo, stavolta preparandomi allo sforzo. Visto che non c’erano cardini, lo feci scorrere sulla base. Nel vedere quello che giaceva all’interno, trasalii. Petali di rosa. Non c’era altro. Strati su strati di petali di rosa.
 
Il mondo di Cat sta per essere sconvolto da rivelazioni riguardanti le sue origini e i suoi antenati appartenenti alla tribù dei Gottwa, che apprende essere cacciatori di fate, e che a quanto pare sono ancora in attesa dopo secoli di compiere la missione a loro affidata.

Si diceva che la tribù dei Gottwa possedesse poteri soprannaturali. Qualcuno affermava che erano imparentati con i Pahans o “gente piccola”, ma altri li descrivevano come persecutori dei Pahans. Quando si stabilirono presso i Grandi Laghi, piantarono alberi di sorbo intorno alle loro terre, sia per creare un confine naturale sia come protezione contro spiriti, streghe e malattie.
 
La vita di Catori cambierà per sempre, inizialmente non sa nulla della storia del suo popolo, dei suoi nemici, il che rende difficile capire di chi può fidarsi o meno.

Mi prese la mano, mi aprì le dita e mi spinse nel palmo qualcosa di freddo. «Questo ti terrà al sicuro finché non riuscirò a tornare per svegliare gli altri». Quali altri? E al sicuro da cosa?
 
Il fatto che poi la storia le venga raccontata da voci diverse e a pezzi non contribuisce di certo a fare chiarezza, sia in lei sia in chi legge. La si vede alternativamente propendere per l’una o l’altra fazione.
Anche dal punto di vista sentimentale non le facilitano certo le cose, tanto che si ha più volte l’impressione di finire in un triangolo, se non fosse che i due pretendenti giocano sui lati opposti della barricata… o forse no, ma comunque è difficile capire verso chi propenderà la scelta visto che credo fortemente che ci sia ancora molto da scoprire su entrambi.
È sicuramente un racconto che ti tiene incollato, dall’inizio un po’ gotico fino all’intreccio che pian piano si svela, ma mai completamente. Il sentimento preponderante leggendo questo libro è la confusione, perché come la protagonista fatichi a raccapezzarti, mancano gli elementi che vengono forniti un po’ alla volta, ma che a volte si contraddicono per cui quando pensi di essere arrivata alla soluzione ti ritrovi al punto di partenza. Bella la costruzione del mondo di fate e cacciatori in cui la storia è ambientata, l’ho trovato dettagliato, dalla descrizione dei rituali e delle leggende, fino alle lingue fae e Gottwa di cui si trova un glossario a fine libro. Buona anche l’idea di mettere un elenco dei personaggi principali e secondari con le loro affiliazioni, perché ne vengono introdotti parecchi ed è facile perdere qualche riferimento che poi invece serve per la comprensione della storia. A questo punto attendo la conclusione della storia che spero confermi le premesse della prima parte.





 
Grazie alla CE per la copia eBook.
 
 
 
 
 

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